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Istiocitosi e malattie fumo-correlate

 Istiocitosi e malattie fumo-correlate
 
 
 
Quando si parla di danni respiratori legati al fumo, il pensiero prima di tutto corre al tumore ai polmoni o alla bronchite cronica. E, in effetti, si tratta di malattie serie e diffuse.
Si parla invece poco di disturbi più rari, che colpiscono meno di cinque persone ogni 10.000 individui. Il fatto che siano definite rare, però, non significa che non esistano.
Solo in Italia sono oltre 4.000 le persone che soffrono di malattie respiratorie rare, come la fibrosi polmonare idiopatica, la bronchiolite respiratoria e altre. Malattie che possono compromettere seriamente la qualità di vita di una persona, alcune delle quali trovano sollievo anche solo dicendo basta al fumo. È il caso, quindi, di conoscere più da vicino i disturbi “minori”, ma non per questo meno importanti, che possono colpire chi fa uso di sigaretta.

LA BRONCHIOLITE RESPIRATORIA

Si tratta di un disturbo che colpisce la bronchioli, condotti sempre più piccoli nei quali si suddividono i bronchi e che terminano a fondo cieco negli alveoli polmonari, la struttura nella quale avviene lo scambio ossigeno-anidride carbonica necessario per la respirazione. In pratica, i bronchioli sono colpiti da una forma infiammatoria che causa dilatazione e ispessimento della loro parete e ristagno di secrezioni. Tutto questo fa sì che i bronchioli non riescano più a lavorare a dovere, consentendo gli scambi gassosi che attuano la respirazione.

Le cause
Si pensa che il principale responsabile del disturbo sia il fumo, che svolge un effetto irritante sul tessuto dei bronchioli. Infatti la bronchiolite respiratoria si manifesta soprattutto in fumatori ed ex fumatori.

Chi colpisce di più
Questo tipo di bronchiolite compare soprattutto nelle persone non più giovanissime e che, appunto, fumano o hanno fumato in passato.

I sintomi
Prima di tutto compare una tosse secca e stizzosa, quindi la persona è soggetta a dispnea (vale a dire a difficoltà di respiro) quando compie uno sforzo fisico. Auscultando il torace, poi, il medico può avvertire rumori simili a crepitii.

Come si scopre
Il test più utile per la bronchiolite respiratoria è la radiografia del torace. Si effettua ponendo la persona davanti a un'apparecchiatura che emette una dose di raggi X, i quali “impressionano” una lastra. In questo modo è possibile individuare le alterazione che caratterizzano la malattia: ispessimento dei tessuti bronchiali, zone opache e irregolari.

Le cure
Innanzitutto è essenziale smettere subito di fumare: già in questo modo è possibile ottenere un netto miglioramento dei sintomi. Inoltre è possibile ricorrere a cure con cortisonici, che danno buoni risultati in molti casi.

LA POLMONITE INTERSTIZIALE DESQUAMATIVA

Questa malattia consiste in un'infiammazione cronica dei polmoni, caratterizzata dal riempimento degli alveoli (vale a dire delle terminazioni a fondo cieco delle ramificazioni dei bronchi, a livello dei quali avvengono gli scambi respiratori). Questo riempimento di volume è dovuto alla presenza di un tessuto fibroso, causato dall'infiltrazione di cellule infiammatorie. A causa di questa infiammazione, gli alveoli non riescono più a svolgere in modo corretto gli scambi gassosi necessari alla respirazione.

Le cause
Non si conoscono con certezza i motivi che portano alla comparsa di questo disturbo. Gli esperti hanno però notato che, nella maggior parte dei casi, la polmonite interstiziale desquamativa si presenta nelle persone che fumano.

Chi colpisce di più
Il disturbo colpisce prevalentemente i fumatori di età compresa tra i 30 e i 50 anni di età.

I sintomi
La maggior parte delle persone affette da questa forma di polmonite presenta dispnea, vale a dire difficoltà di respirazione, che si accentua quando si compiono sforzi fisici.

Come si scopre
Servono prove di funzionalità respiratoria, che consistono nel prendere fiato e poi soffiare il più intensamente possibile all'interno di un boccaglio collegato a un apparecchio che registra la funzionalità polmonare.
Inoltre si può eseguire la TC ai polmoni, che, con una dose ridotta di raggi X, rileva eventuali alterazioni che riguardano gli organi esaminati. Nell'eseguire questo esame, la persona deve stare sdraiata su un lettino, che viene fatto avanzare attraverso un anello, che emette i raggi X. I rilevatori posti sull'anello catturano i dati e li trasformano in immagine dettagliata dei polmoni.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.ilpolmone.it/malattie-rare/malattie-interstiziali/istiocitosi-e-malattie-fumo-correlate

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)