Addiction: cannabis, alcol e tabacco spingono all'autolesionismo
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Cannabis, alcol e tabacco spingono all’autolesionismo
L’autolesionismo comprende una vasta gamma di comportamenti, quelli più comuni sono: provocarsi lesioni tramite tagli, sbattere la testa e gli arti o prendere dosi eccessivi di farmaci. Lo scopo dello studio è stato quello di analizzare quali fattori possono essere considerati come predittivi di tale comportamento, in particolare l’uso di sostanze stupefacenti. La ricerca è iniziata nel 1999 e ha incluso nel sondaggio giovani adulti che vivevano nel territorio australiano. Le le persone coinvolte sono state intervistate ogni quattro anni. Le prime nel periodo 1999-2002, le seconde nel periodo 2003-2006 e le terze nel periodo 2007-2010. La ricerca ha posto particolare attenzione ai soggetti con età compresa tra 20-24 anni e 40-44 anni, in quanto è stato possibile su questi target ottenere informazioni riguardo al consumo di sostanze illecite. Nell’ultimo periodo citato (2007-2010), il numero dei partecipanti è stato pari a 4160; la prevalenza di “autolesionismo nell’ultimo anno” tra coloro che hanno 20-24 anni risultava essere pari al 12,3%, mentre per quelli con età 40-44 anni è di 4,6%. Valutando invece, la prevalenza nel suo complesso, si è ottenuto un valore dell’8,2%. In particolare, dai risultati dell’analisi multivariata si è evidenziato che tra i vari fattori predittivi di autolesionismo ci sono: il consumo abituale di fumo, quello di marijuana e bere alcolici tanto da causare dipendenza. Gli autori concludono che i risultai di questo studio potrebbero essere considerati una valida guida per identificare tutte quelle persone a rischio di comportamento autolesionistico, attivando delle strategie di prevenzione mirate alla riduzione dei principali di fattori di pericolo per la popolazione.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)