Addiction: uno studio longitudinale norvegese esamina il legame tra consumo di cannabis e assistenza sanitaria
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Uno studio longitudinale norvegese esamina il legame tra consumo di cannabis e assistenza sanitaria
L'obiettivo di questo studio, realizzato presso l'Università di Oslo, è quello di esaminare l'associazione tra il consumo di
cannabis ed il conseguente uso di servizi assistenziali sanitari e sociali. I dati utilizzati per effettuare le analisi sono
relativi a 2.606 studenti norvegesi che hanno partecipato allo "Young in Norway longitudinal study", uno studio longitudinale
condotto in Norvegia dal 1992 al 2005. Sono state considerate, oltre al consumo di alcol, tabacco, cannabis e di altre
sostanze illegali, una serie di variabili demografiche e sociali tra cui il ricorso a strutture assistenziali, lo stato
socioeconomico della famiglia, i risultati accademici, i disturbi comportamentali ed i problemi di salute mentale. Il
campione è stato suddiviso in 4 sottogruppi sulla base della frequenza di consumo di cannabis negli ultimi 12 mesi precedenti
la rilevazione: non consumo, consumo da 1 a 10 volte, consumo da 11 a 50 volte e consumo più di 50 volte. Per ciascun gruppo
è stata calcolata la percentuale di soggetti che hanno ricevuto cure assistenziali nei successivi 2 anni. I risultati hanno
mostrato che l'incremento del consumo di cannabis tra i 21 e i 28 anni è associato ad un incremento dell'uso di servizi
assistenziali; l'associazione si riduce dopo l'aggiustamento per una serie di fattori confondenti, rimanendo, comunque,
sempre significativa. A 28 anni, i soggetti che hanno consumato cannabis frequentemente (più di 50 volte) negli ultimi 12
mesi hanno un odds ratio pari 9,3 di ricevere cure socio-sanitarie nei successivi 2 anni; anche i consumatori regolari,
rispetto ai non consumatori, hanno ricevuto assistenza per lunghi periodi di tempo.