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Analytical Chemistry: uno studio americano fa nuova luce sui pericoli della cannabis sintetica

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Uno studio americano fa nuova luce sui pericoli della cannabis sintetica

I cannabinoidi sintetici sono molecole prodotte in laboratorio che risultano venir aggiunte a miscele di erbe e commercializzate come alternativa alla cannabis, per questo anche detta cannabis sintetica. Vengono acquistati spesso attraverso Internet o smart shop e assunti attraverso il fumo.
Nel mondo (inclusa l’Italia) sono stati registrati numerosi casi di intossicazione acuta correlata alla loro assunzione e la comprensione degli effetti e tossicità prodotta dal loro consumo, potrebbe aiutare i clinici nella diagnosi e nell’applicazione di trattamenti il più efficaci possibili.
Nell’articolo pubblicato sulla rivista Analytical Chemistry, Jeffery Moran e colleghi della University of Arkansas (USA), descrivono il loro studio su come l’organismo metabolizza due cannabinoidi sintetici molto popolari negli Stati Uniti, il JWH-018 e il suo analogo fluorurato AM2201, analizzando i prodotti del metabolismo con un metodo chirale in cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa tandem (LC-MS/MS), per separare gli enenatiomeri che si formano per metabolismo (prodotti idrossilati alla catena alchilica delle due molecole). Le analisi effettuate su campioni di urina di 15 soggetti risultati positivi a questi cannabinoidi, hanno evidenziato notevoli differenze nella metabolizzazione dei prodotti assunti. Considerando che i metaboliti mantengono elevata potenza (dell’ordine nanomolare) per i recettori cannabinoidi e che possono esserci differenze di attività tra gli enantiomeri, la variabilità  osservata nel metabolismo potrebbe fornire le basi per meglio comprendere il perché alcuni assuntori vanno incontro ad effetti più gravi rispetto ad altri.


http://www.droganews.it/news/2007/Uno_studio_americano_fa_nuova_luce_sui_pericoli_de.html

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)