British Lung Foundation: cannabis e tumore, più pericolosa del tabacco
cufrad news alcologia alcol alcolismo British Lung foundation: cannabis e tumore, più pericolosa del tabacco
Cannabis e tumore: più pericolosa del tabacco ma per gli inglesi la sottovalutano
Considerata un passatempo salutare e naturale, meno nociva delle sigarette e sempre più diffusa, soprattutto tra i giovani, la cannabis risulta ampiamente sottostimata riguardo ai rischi legati al suo consumo da parte della popolazione britannica. Il dato emerge dal recente report della British Lung Foundation intitolato "The Impact of cannabis on our lungs", secondo il quale il rischio di cancro al polmone associato al consumo di cannabis sarebbe 20 volte più alto rispetto a quello associato al fumo di sigaretta. Secondo un sondaggio condotto su un campione di mille volontari e in base ai dati raccolti attraverso la revisione della letteratura scientifica esistente, contenuti nel Report, gli inglesi attribuiscono un maggiore rischio di sviluppo del tumore al tabacco, nonostante le numerose prove scientifiche che associano il consumo di cannabis a patologie quali la tubercolosi, il cancro al polmone, bronchiti e malattie cardiovascolari. Il 32% degli intervistati (pari a circa 1/3 della popolazione britannica), infatti, non ritiene che fumare cannabis sia dannoso per la salute. una percentuale che sale a circa il 40% nella fascia di età compresa tra i 35 e i 40 anni.
Gli autori dello studio sottolineano come siano in particolare i giovani a fumare cannabis senza sapere che, per esempio, ogni spinello fumato aumenta la probabilità di sviluppare un cancro tanto quanto un intero pacchetto da 20 sigarette. La spiegazione di questa moltiplicata nocività sta nella modalità di consumo che nel caso della cannabis prevedono boccate più profonde e prolungate, per cui un fumatore di cannabis una quantità circa quattro volte superiore di catrame e cinque volte superiore di monossido di carbonio rispetto a un fumatore di sigarette.
La British Lung Foundation conclude il suo studio invitando ad aumentare la divulgazione di linee di indirizzo per la salute pubblica riguardo ai danni della cannabis e delle sostanze stupefacenti soprattutto tra i più giovani.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)