Cannabis: alterazioni geniche del DNA e cancro ai polmoni
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Il fumo di cannabis altera la composizione genica del DNA aumentando il rischio di cancro. La dimostrazione della tossicità di questa sostanza giunge dai ricercatori del Department of Cancer Studies and Molecular Medicine dell'Università di Leicester (Regno Unito), che grazie a sofisticate metodiche analitiche che combinano metodi di cromatografia liquida e spettrometria di massa, sono riusciti a individuare le alterazioni del DNA provocate dal fumo di cannabis.
Mentre è stato dimostrato che le sostanze tossiche sviluppate dal fumo di tabacco possono danneggiare il DNA e aumentare il rischio di sviluppare cancro ai polmoni, sinora non sussistevano prove evidenti degli effetti del fumo di cannabis e, in particolare, della tossicità dell'acetaldeide presente sia nel tabacco che nella marijuana.
Lo studio, pubblicato su Chemical Research in Toxicology, ha dimostrato che il fumo di cannabis comporta significative implicazioni per la salute, soprattutto perché i consumatori tendono ad inalare il fumo in maniera più profonda rispetto ai fumatori di tabacco, aumentando i danni a carico del sistema respiratorio. Il danno provocato alle mucose bronchiali da 3 - 4 spinelli al giorno corrisponde a quello derivante da 20 o più sigarette al giorno. Infatti il fumo di cannabis, a causa di più bassi livelli di combustione, contiene il 50% in più di sostanze cancerogene rispetto al tabacco. I risultati dello studio, concludono i ricercatori, forniscono evidenze circa il danno potenziale del fumo di cannabis sul Dna e del fatto che il consumo di sigarette di marijuana è pericoloso per la salute poiché potrebbe innescare lo sviluppo di tumori.