Cannabis come droga gateway
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Cannabis come droga gateway
L'uso precoce di cannabis può avere un ruolo importante nella sensibilizzazione cerebrale verso la ricerca e la
sperimentazione di sostanze stupefacenti a più alto rendimento farmacodinamico. In molte persone, non in tutte, l'uso
precoce può indurre e amplificare un comportamento di ulteriore sperimentazione evolutiva di droghe.
Secondo uno studio longitudinale di coorte, eseguito per tre volte su 5.468 soggetti di 14-16 anni (Kandel, 1975, New York,
USA), il 26% delle persone che hanno consumato cannabis come prima droga di sperimentazione passa successivamente ad un uso
di LSD, amfetamina, eroina. Tale valore si riduce all'1% in chi non ha usato cannabis. Similmente, uno studio di Kandel e Ya-
maguchi del 2002, condotto sulla popolazione generale, mostra che l'86% dei soggetti che usano droghe illecite ha prima usato
la cannabis.
Anche uno studio multicentrico condotto sulla popolazione carceraria (Golub & Jhonson, 2001), ha evidenziato che il 91% dei
soggetti consumatori "problematici" ha iniziato ad usare droga con la cannabis. Solo l'1% dei soggetti usa direttamente e
prematuramente una sostanza attivante (cocaina, eroina, amfetamina). L'effetto gateway è documentato in questi casi per
tabacco, alcol e cannabis. La variabile "età di primo uso di marijuana" è quella che ha maggior peso nel passaggio all'uso di
droghe più pesanti. Questo è quanto si evince dallo studio longitudinale di coorte National House Hold Survey on Drug Abuse
(1979-1997) e da Golub & Jhonson (2002).
Secondo uno studio longitudinale di coorte (1.265 soggetti: nascita - 25 anni), condotto in Nuova Zelanda da Fergusson
(2006), la variabile "età di inizio" gioca un ruolo chiave: a 15 anni, quelli che consumano cannabis settimanalmente hanno
una probabilità di passare all'uso di altre sostanze illecite 60 volte maggiore rispetto a chi non la usa; a 25 anni, la
probabilità si abbassa a 4. L'86% dei soggetti che usano sostanze illecite hanno riferito di aver usato cannabis nell'anno
precedente. Anche considerando le variabili legate alla devianza sociale, chi usa marijuana ha 3-5 volte più probabilità di
usare altre droghe illecite, rispetto a chi non la usa. Questo emerge dallo studio longitudinale di coorte (1.725 soggetti
11-17 anni) (Rebellon, 2006). Nei soggetti con un precedente uso di cannabis vi è un uso di cocaina pari al 26% rispetto
all'11% di chi non ha usato. Analogamente, per le amfetamine, l'uso è del 30% in soggetti che hanno usato cannabis
precedentemente contro il 13% di chi non l'ha usata (Melberg, 2009).
L'effetto gateway è risultato particolarmente significativo in un sottogruppo di soggetti norvegesi definiti "trouble
youths", in cui è stato registrato un inizio precoce di cannabis (15,6 anni) e contemporaneamente un maggior consumo di
sostanze come eroina e cocaina (Melberg 2008). Secondo uno studio condotto su 869 studenti di aerea non metropolitana (Choo,
2008), il rischio di assumere droghe a più alto potenziale psicoattivo per chi usa marijuana è 358 volte maggiore rispetto a
chi non l'ha mai usata. Similmente, in uno studio su 9.282 soggetti (Degenhardt, 2009), solo il 3,7% con uso di droghe
illecite non aveva mai usato prima la cannabis.
Analizzando l'uso delle singole sostanze riferite all'età di 14 anni, emerge come chi consuma alcol e tabacco presenti un
minor rischio di policonsumo rispetto ai coetanei che usano anche marijuana, stimolanti, tranquillanti e farmaci (Derringera
et al., 2010). Secondo la nostra opinione, la teoria della "Cannabis come droga gateway" va associata alla teoria della
vulnerabilità secondo cui alcune persone, per caratteristiche genetiche, individuali e ambientali, sono più esposte al
rischio di sviluppare dipendenza se poste al contatto con sostanze stupefacenti. Alcune persone quindi, sensibilizzate con
la cannabis, presentano un rischio evolutivo molto maggiore rispetto ad altre di assumere altre sostanze illecite nel futuro.
Tratto dal Manuale "Cannabis e danni alla salute" - Dipartimento Politiche Antidroga