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Cannabis e sessualità, a rischio quella maschile
Fonte: Journal of Sexual Medicine
Da un recente revisione della letteratura scientifica del ricercatore Rany Shamloul della Queens' University -

Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia- sul consumo di cannabis è emerso che l'utilizzo di tale sostanza incide

negativamente, oltre che sulla salute di chi ne fa uso, anche sulla vita sessuale, in special modo del genere maschile.

Recenti studi su animali e in vitro hanno infatti evidenziato una connessione dannosa tra il consumo di cannabis e le

disfunzione sessuali.Secondo il dott. Shamloul la cannabis, essendo la droga illecita maggiormente diffusa a livello mondiale

ed essendo anche quella maggiormente reperibile, viene spesso utilizzata da giovani sessualmente attivi che non sono a

conoscenza dei pericolosi effetti che questa sostanza può avere sulla salute e quanto questa possa condizionare la vita

sessuale. Recenti studi infatti, condotti sia su animali che in vitro, hanno individuato nuovi riscontri negativi proprio su

questo argomento. Il dott. Shamloul spera che questo possa mettere un freno alle precedenti polemiche che ritenevano vi

fossero connessioni tra il consumo di marijuana e i disturbi sessuali.Mentre si è sempre pensato che la cannabis potesse

incidere negativamente solo a livello celebrale, adesso, grazie ad una serie di studi, è possibile affermare che anche alcuni

recettori presenti nel pene vengono influenzati dal consumo di tale sostanza in quanto l'utilizzo può avere un effetto

antagonista su tali recettori rendendo più difficile il raggiungimento e il mantenimento dell'erezione.Shamloul ritiene

pertanto che questi risultati potrebbero cambiare anche l'attuale e comune convinzione che la cannabis non incida

negativamente sulla vita sessuale. E' per questo che è importante, secondo i ricercatori, approfondire l'argomento e

sviluppare nuovi studi clinicamente orientati all'analisi degli effetti negativi della cannabis sulla sessualità maschile.