Cannabis in gravidanza: il cervello dei bambini maschi più a rischio
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fonte: BIOL PSYCHIATRY
Questo studio fornisce importanti evidenze scientifiche sui deficit neurobiologici del cervello umano esposto agli effetti
della cannabis già nell'utero. Esiste una normale differenza di genere (maschi versus femmine) nell'espressione genica dell'
amigdala. Nello specifico, nei maschi si verifica una maggiore espressione di mRNA nei recettori D2 in quest'area del
cervello, importante per lo sviluppo dell'emotività e, in particolare, degli stati emotivi negativi. Lo studio dimostra
questa diversa responsività cerebrale di genere anche agli effetti della cannabis; i bambini maschi con esposizione prenatale
alla droga manifestano infatti peggiori prestazioni ai test per l'attenzione, l'apprendimento e la memoria. In particolare,
tramite tecnica istochimica i ricercatori hanno visualizzato una ridotta espressione di mRNA nei recettori D2 dell'amigdala
nei feti durante la 18°-22° settimana di gestazione, questa riduzione appare inoltre direttamente collegata all'ammontare di
cannabis usata dalla madre. I bambini maschi nati dopo esposizione prenatale alla marijuana manifestano facilmente sintomi
depressivi, disturbi comportamentali (ad es. atti delinquenziali), difficoltà di pianificazione decisionale e di integrazione
scolastica. Queste scoperte sull'organizzazione neurobiologica del cervello durante la gravidanza dimostrano come l'
esposizione prenatale alla cannabis possa seriamente danneggiare il sistema neurale mesocorticolimbico, un importante
regolatore del comportamento emotivo e motivazionale, con pesanti conseguenze sul normale sviluppo cognitivo del bambino.
Xinyu Wang, Diana Dow-Edwards, Virginia Anderson, Howard Minkoff, and Yasmin L. Hurd. In Utero Marijuana Exposure Associated
with Abnormal Amygdala Dopamine D2 Gene Expression in the Human Fetus. BIOL PSYCHIATRY 2004;56:909-915