Cannabis: pediatri allarmati per l'aumento del consumo tra giovanissimi
Cannabis. Pediatri allarmati per aumento consumo tra giovanissimi
Cresce il consumo di droga tra i giovanissimi. E se l'età del primo utilizzo ricorre in media intorno ai 14 anni, il ricorso a sostanze stupefacenti è in aumento anche tra i pre-adolescenti. A lanciare l'allarme è la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che si dice "pronta a dare il suo contributo per contrastare il preoccupante fenomeno del sempre maggiore consumo di sostanze stupefacenti nel nostro Paese. Bisogna puntare su programmi integrati di informazione e formazione già in età scolare fornendo alle famiglie gli strumenti per riconoscere i campanelli d'allarme ed intervenire precocemente".
"I dati italiani sono davvero preoccupanti. Gli adolescenti residenti nel nostro Paese sono ai primi posti in Europa per consumo di alcol, droghe, sigarette, tranquillanti e sedativi", afferma Giampietro Chiamenti, presidente Fimp, nella seconda giornata del seminario 'Donne e Droghe: dalla politica alla buona pratica', organizzato dal Dipartimento Politiche antidroga del Governo e dal Gruppo Pompidou, nell'ambito della Giornata mondiale contro la Droga, celebrata ieri, che per la prima volta la partecipazione anche dei pediatri di famiglia. "La sostanza illegale più sperimentata, almeno una volta nella vita - osserva ancora l'esperto - è la cannabis. La provano il 21% dei giovani mentre la media europea si attesta al 17%. L'inizio precoce avviene di solito intorno ai 14 anni ma è in aumento l'utilizzo anche tra i pre-adolescenti. Una fascia d'età chiaramente di interesse pediatrico".
"Questo fenomeno può avere conseguenze negative anche da un punto di vista neuropsicologico - afferma Stefania Russo, responsabile nazionale di progetto FIMP per i rapporti col Dipartimento antidroga e col Miur - Lo sviluppo plastico dell'encefalo si completa solo intorno ai 20 anni e quindi ogni sostanza d'abuso, assunta prima, può interferire nel normale processo di maturazione neuronale e dare il via a tutta una serie di effetti avversi come danni sulla memoria breve e riduzione della concentrazione. Esistono poi problemi sulla capacità di problem solving, sul controllo motorio e sul tempo di reazione". "È dimostrato inoltre - prosegue l'esperta - che l'uso precoce e frequente di droghe può aumentare l'insorgenza di disturbi dell'umore, come ansia e depressione, e favorire il rischio di dipendenza in età adulta.
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copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+pediatri+allarmati+aumento+consumo_133924.php
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)