Cannabis, potente inibitore del tumore al cervello: i risultati di uno studio
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I principi attivi presenti nella cannabis agiscono in sinergia inibendo la crescita delle cellule cancerogene e causandone la morte. Questi i risultati di una sperimentazione preclinica pubblicata sulla rivista scientifica Molecular Cancer Therapeutics.
I ricercatori dell'Università della California hanno studiato gli effetti del cannabidiolo, non psicoattivo, in combinazione con il Thc, principio psicoattivo della cannabis con proprietà anticancerogene.
Gli studiosi hanno scoperto che la combinazione di questi cannabinoidi è più efficace contro il cancro rispetto alla somministrazione separata di questi principi. "Abbiamo scoperto che il cannabidiolo aumenta l'abilità del Thc di inibire la proliferazione di cellule (cancerogene), inducendo l'arresto del ciclo cellulare e l'apoptosi (la morte programmata delle cellule)", hanno scritto gli autori dello studio.
I ricercatori concludono: "Separatamente, Thc e cannabidiolo possono inibire la crescita e la diffusione delle cellule cancerogene in modi distinti, e provocare la loro morte. Abbiamo ipotizzato che, unendo i due agenti, si potesse giungere ad una convergenza delle modalità di azione con un conseguente potenziamento dell'azione inibitoria di certi fenotipi di cellule cancerogene. Questa ricerca dimostra che è così".
Una recensione di studi scientifici pubblicata nel 2008 sulla rivista Cancer Reserch aveva riportato che i cannabinoidi inibiscono la proliferazione di cellule di una molteplicità di tumori, tra cui il tumore al cervello, prostata, seno, polmone, pelle, pancreas e il linfoma.