Cannabis: usata dal 22% dei giovani tra i 15 e i 19 anni
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Spinelli. Dpa: fumati dal 22% dei 15-19enni
Il 22% dei ragazzi di 15-19 anni l'ha provata almeno una volta, e il 12,3% l'ha usata negli ultimi 30 giorni. E' la 'fotografia' dei
giovanissimi italiani e la cannabis, scattata da Giovanni Serpelloni, capo Dipartimento politiche antidroga del Consiglio dei ministri,
intervenuto oggi a Roma alla sessione delle Giornate medico-legali in corso nella Capitale, dedicata alla 'piantina dello sballo'.
Se si considera la popolazione di 15-64 anni, il 22% ha provato la cannabis almeno una volta nella vita e il solo 3% negli ultimi 30 giorni,
ha spiegato Serpelloni. "Si tratta di una pianta ingannevole, perche' i principi attivi sono distribuiti in modo non uniforme nella pianta,
dunque fino a qualche anno fa senza analisi specifiche non si potevano prevedere gli effetti. E anche oggi c'e' molta varieta'.
Basta pensare che il principio attivo decade nel tempo", spiega all'Adnkronos Salute Elisabetta Bertol, ordinario di tossicologia forense e
presidente del Gruppo tossicologi forensi italiani (Gtfi).
E se la Cannabis sativa linnei e' una, i contenuti di principio attivo possono essere differenti "a seconda dell'origine della pianta.
In Emilia Romagna, di recente - aggiunge l'esperta - sono state sequestrate serre con piantine particolarmente ricche di principio attivo,
selezionate a partire da semi che, nel 'raccolto' precedente, avevano dimostrato di produrre alte quantita' di sostanza psicoattiva". Una
sorta di super-cannabis, dunque. "Quanto all'innocuita' -prosegue l'esperta- si tratta di un mito: ormai si e' visto, grazie alle
sperimentazioni sull'uomo e sull'animale, che provoca una tossicita' comportamentale. Una distorsione delle dimensioni spazio-temporali, e
della percezione dei suoni, che influisce sulle azioni di chi la assume. In particolare sulle performance alla guida. Finendo per mettere a
repentaglio al sicurezza propria e altrui". Insomma, secondo l'esperta si tratta di una sostanza ancora sottovalutata, "a torto".
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)