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L'influenza dei pari incide anche sul consumo di tabacco

L'influenza dei pari negli adolescenti ricade anche sul comportamento nei confronti del fumo, con i compagni di squadra poi, l'influenza

sembrerebbe essere ancora maggiore. È quanto sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Child Development.
Il metodo utilizzato dai ricercatori dell'Università della Southern California si è basato sullo studio dei modelli delle affiliazioni degli

adolescenti su un social network e mostra come, il fatto di avere amici fumatori nella propria rete di conoscenti, influenzi i giovani non

fumatori a seguire il "cattivo esempio". Il campione di studio era composto da circa 1260 adolescenti statunitensi con età compresa tra i 10

e i 13 anni.
Intervistando i ragazzi sulle loro abitudini rispetto al fumo, sui nomi dei loro amici e sulle attività sportive a cui prendevano parte e

utilizzando successivamente la rete dei social network, i ricercatori hanno analizzato come i compagni di squadra fumatori influenzassero i

giovani sani che non avevano mai preso una sigaretta in mano. La semplice esposizione alla vista di un compagno di squadra che fumava

induceva i giovani a iniziare a loro volta, e questa tendenza risultava ancora più forte tra le ragazze che tra i ragazzi. Al contempo però,

si è visto che i giovani che praticavano molto sport erano meno propensi a fumare rispetto a coloro che svolgevano una minore attività

fisica.
Considerando che le attuali linee guida di prevenzione contro il fumo negli USA raccomandano il ricorso a leader tra coetanei per

implementare le buone prassi tra i giovani, l'opinione dei ricercatori è che questo studio suggerisca l'ipotesi di estendere la pratica dei

leader "positivi" anche all'interno delle squadre sportive.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)