Dall'Organizzazione Mondiale della Sanità la richiesta agli stati membri di aumentare le tasse sul tabacco
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Dall'Organizzazione Mondiale della Sanità la richiesta agli stati membri di aumentare le tasse sul tabacco
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inoltrato ai rappresentanti degli stati membri presso le Nazioni Unite la formale richiesta di innalzare le accise sui prodotti a base di tabacco. Secondo le recenti stime presentate nel corso dell’ultima “Giornata mondiale contro il fumo” il vizio di accendersi sigari e sigarette uccide una persona ogni 6 secondi; un numero che si traduce in 6 milioni di persone l’anno (di cui 600.000 cagionate dal fumo passivo).
L’obiettivo di questa nuova azione targata OMS è quello di creare un ulteriore ostacolo al primo contatto ed al conseguente consumo abituale/cronico di questa sostanza. Difatti, aumentare le tasse sul tabacco è il modo più efficace per ridurre l'uso e salvare delle vite umane. Come spiegato dal Direttore Generale WHO Margaret Chan, i prezzi elevati si rivelerebbero utili nell’opera di dissuasione soprattutto delle fasce giovanili della popolazione (poiché dispongono di somme di denaro minori rispetto agli adulti) ad ogni latitudine del globo. Se venisse accolta, la mozione sarebbe un importante tassello nel quadro della tutela sia della salute pubblica che dell'ambiente.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel promuovere questa istanza si è basata su alcune esperienze positive del passato, foriere di ottimi risultati. Ad esempio fra il 1993 ed il 2005, la Francia ha triplicato i prezzi delle sigarette adeguandoli all'inflazione corrente.
Questo ha prodotto da lato il un calo delle vendite di oltre il 50% e dall’altro una sensibile riduzione del cancro al polmone nei soggetti di età inferiore a 35 anni. Nelle Filippine, un anno dopo l'aumento delle tasse, le casse dello stato hanno visto un’impennata del gettito fiscale superiore all’80%; soldi messi in previsione di spesa sui capitoli dedicati ai servizi sanitari.
http://www.droganews.it/news/2298/Dall_Organizzazione_Mondiale_della_Sanit%C3%
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)