Dalla cannabis all'azzardo, a cosa gli italiani non riescono a dire no
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Dalla cannabis all'azzardo, a cosa gli italiani non riescono a dire no
Cannabis per 22,5 milioni di europei e 3,5 milioni di italiani. Quasi 4 milioni in Europa e 520mila in Italia i consumatori di cocaina. La sostanza più diffusa resta l’alcol, ma è in aumento il consumo di psicofarmaci e dilaga l’azzardo
Sono circa 22,5 milioni gli europei e 3,5 milioni gi italiani che hanno fatto uso di cannabis nell’ultimo anno. Quasi 4 milioni in Europa e 520 mila in Italia i consumatori di cocaina. La sostanza più diffusa resta l’alcol, ma è in aumento anche il consumo di psicofarmaci mentre dilaga il gioco d’azzardo. A scattare la fotografia il libro “In dipendenza. 121 risposte sulle dipendenze in Italia”, che raccoglie i dati dello studio Ipsad Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs, condotto dalla Sezione di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa.
«Il nostro Paese registra livelli di consumo di cannabis superiori alla media europea», spiega Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr. La fascia di popolazione italiana più coinvolta è quella dei giovani tra i 15 e i 34 anni. Anche per quanto riguarda la cocaina, siamo in cima alla classifica, insieme a Irlanda, Spagna, Cipro e Regno Unito, ma «rispetto al passato, il consumatore tipo è molto cambiato», spiega ancora Molinaro. Se negli anni Ottanta la cocaina era la droga degli yuppies, adesso tra i consumatori si trovano persone che svolgono una vita normale, spesso sono operai». I consumi di eroina, invece, restano stabili e riguardano in Italia circa 160 mila persone, soprattutto giovanissimi tra i 15 e i 24 anni (0,6 per cento). Sono 120 mila i connazionali tra i 15 e i 64 anni che hanno fatto uso di anfetamine durante l’anno (0,3 per cento), altrettanti hanno assunto ecstasy e allucinogeni: tra questi ultimi, solo l’Lsd ne ha interessati circa 40 mila (0,1 per cento).
La sostanza più diffusa resta però l’alcol. Secondo i dati riportati nello studio, sono quasi 32 milioni (80 per cento) gli italiani tra i 15 e i 64 anni che hanno bevuto almeno una bevanda alcolica nell’anno e 27 milioni (67 per cento) lo hanno fatto recentemente: quasi 1,5 milioni (5,4 per cento) ha assunto sei o più bevande alcoliche in una sola occasione (binge drinking) nell’ultimo mese e tra questi gli uomini sono circa il triplo delle donne (8,8 per cento contro 2,9 per cento). Il consumo di tabacco, invece, è in diminuzione seppure ancora molto diffuso: sono 12,5 milioni (31,4 per cento) gli italiani che proprio non vogliono rinunciare alla sigaretta.
A far registrare un incremento negli anni, poi, ci sono gli psicofarmaci. «Tranquillanti e ansiolitici sono i più diffusi: oltre 5 milioni gli italiani che nel 2011 vi hanno fatto ricorso (12,8 per cento) e di questi più di 3 milioni sono donne. I sonniferi sono al secondo posto: li hanno utilizzati in 4 milioni (10 per cento) senza differenze sostanziali tra i due sessi. Il consumo di antidepressivi, invece, rimarca una prevalenza femminile sul totale di 2,2 milioni (5,5 per cento) di chi ne fa uso».
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)