Dipendenza da fumo: diagnosi e sintomi del tabagismo come dipendenza da nicotina
Dipendenza da fumo: diagnosi e sintomi del tabagismo come dipendenza da nicotina
Fumare abitualmente un certo numero di sigarette è una situazione indicata con nomi diversi, che non hanno lo stesso significato: tabagismo, dipendenza da nicotina, o semplicemente essere "fumatori" o "forti fumatori".
Il fumo di tabacco, tramite la nicotina che vi è contenuta ed è inalata mediante il fumo, è un comportamento che induce dipendenza.
Dipendenza significa semplicemente rimanere legati alla ripetizione ciclica di quel comportamento, che diventa un'azione importante e frequente, che segna il punto di partenza in tutta una serie di circostanze: si fuma per iniziare la giornata, per finirla prima di dormire, per calmarsi di notte e tornare a letto, per pensare più rapidamente, per placare i pensieri, per controllare l'ansia, per darsi tono, per sostenere un colloquio, per sfogo etc etc..
Quando le ragioni diventano "mille" significa sostanzialmente che il cervello indica il fumare, cioè un po' di nicotina, come una prima mossa per poi poter proseguire in qualsiasi attività.
Alcune di queste attività effettivamente risentono di una "botta" di nicotina, specialmente se è molto che non si accende una sigaretta (ad esempio al mattino dopo una notte di sonno), mentre in altri casi la differenza è presumibilmente nulla, ma il cervello indica comunque che una sigaretta "ci sta", o "serve", o "si deve fumare".
Fumare non significa avere una dipendenza, fumare abitualmente significa con una certa probabilità avere una dipendenza, specie se si è "forti" fumatori.
Tuttavia, la diagnosi di dipendenza richiede che vi sia una contraddizione tra la convinzione della persona che il fumo gli faccia male e non sia desiderabile, con l'intenzione di escluderlo o ridurlo; e l'incapacità di ottenere questo risultato nonostante tentativi di vario tipo.
In altre parole, come in tutte le dipendenze, essere dipendenti significa non volere più una cosa senza riuscire a smettere di desiderarla.
Un tipico ragionamento "a corto-circuito" che contrappone volontà e desiderio è quando il fumatore dipendente pensa che smetterà di fumare "dopo aver fumato l'ultima".
Un segno di conflitto tra volontà di smettere e incapacità di farlo è quando la persona inizia a pensare che non può fumare di meno, o meno spesso, ma deve non fumare in assoluto, segno questo che non è più possibile un uso controllato di quella sostanza.
Se la sostanza c'è, il consumo riprenderà al livello di prima, quindi l'alternativa è che non ci sia: peccato che questo riesca solo a periodi, o per giorni soltanto, e quindi non rientri nelle capacità della persona dipendente.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)