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Donne e tabacco: 7 buoni motivi per smettere di fumare

Donne e tabacco: 7 buoni motivi per smettere di fumare

DONNE E TABACCO: 7 BUONI MOTIVI PER SMETTERE DI FUMARE

Non è una novità: fumare fa male. Il tabacco, infatti, danneggia il corpo all'interno e all'esterno. Colorito spento, invecchiamento della pelle, gengive sensibili, mancanza di fiato... ecco 7 buone ragioni per smettere di fumare una volta per tutte.


1) Ritrovare un bel colorito
Avete un’aria sciupata? E se il problema fosse legato al fumo? Quando si accende una sigaretta, la sua combustione rilascia delle sostanze tossiche che, se inalate, penetrano direttamente nell'organismo. Una di queste, il monossido di carbonio, prende il posto dell’ossigeno nei globuli rossi. Il sangue è perciò meno ossigenato. Tutti gli organi ne subiscono le conseguenze; e la pelle, meno nutrita, diventa spenta e grigiastra.

Quando si smette di fumare, bastano una decina di giorni per vedere dei risultati. Il vostro colorito è meno spento, perché i globuli rossi funzionano di nuovo a pieno regime. I tessuti del viso sono più ossigenati, la pelle è di nuovo ben nutrita e la carnagione più rosea!


2) Una pelle più giovane
A cosa serve applicare una crema antirughe se fumate una sigaretta dopo l'altra? Oltre a conferire una aspetto sciupato, il tabacco accelera l'invecchiamento della pelle e favorisce la comparsa delle rughe. Questi inestetismi sono più precoci e più marcati nelle fumatrici rispetto alle non fumatrici, perché le fibre elastiche (che rendono la pelle tonica) sono meno ben nutrite. Nella pelle di una fumatrice, queste fibre sono più grosse, meno lunghe e meno numerose. Diversi studi sono stati svolti in questo campo. Nel 2013*, dei ricercatori americani hanno messo a confronto delle coppie di gemelli, uno fumatore e l'altro no (o da meno tempo). Risultato: il gemello fumatore sembrava più anziano dell'altro.


3) Un bel sorriso, dei bei denti
Come lo stress, la scarsa igiene dentale, l’abuso di farmaci e gli snack, anche il tabagismo è un fattore aggravante delle malattie gengivali. Il rischio: la gengivite e, peggio ancora, la parodontite.

La gengivite è caratterizzata da gengive doloranti, gonfie, che sanguinano facilmente quando ci si lava i denti. Nei fumatori, il sanguinamento è meno evidente perché la nicotina rallenta il flusso di sangue nei vasi delle gengive.

La parodontite è un aggravamento della gengivite. Riflette l'acuirsi dell’infiammazione e la progressiva distruzione dei tessuti di sostegno del dente. A poco a poco, i denti possono muoversi, spostarsi o cadere.


Nota bene:

- I fumatori hanno più depositi (placca dentaria e tartaro) sui denti rispetto ai non fumatori.

- Le lesioni derivanti dalla parodontite, e in particolare le tasche che si formano tra le gengive e i denti (responsabili del loro scollamento) sono più frequenti nei fumatori rispetto ai non fumatori. In effetti, queste lesioni sono in funzione del numero di sigarette fumate e sarebbero collegate all'alterazione della vascolarizzazione e del flusso sanguigno nei vasi.

- Tra 19 e 40 anni, la maggioranza delle perdite di denti è associata al consumo di più di 15 sigarette al giorno.

Quando si smette di fumare, gli studi dimostrano una reversibilità degli effetti del tabacco sulle gengive: c'è un temporaneo aumento dei segni infiammatori (sanguinamento, gengive gonfie), ma la gengiva riprende il suo colore e ritorna normale dopo un anno. I depositi di tartaro sono più limitati e la perdita di tessuto osseo rallenta. Inoltre le terapie parodontali, meno efficaci nei fumatori, recuperano la loro efficacia.

 

4) La pillola è sicura?
Si sa, tabacco e pillola non vanno d’accordo. Il fumo è uno dei principali fattori di rischio di infarto miocardico e di ictus. Anche l’artrite reumatoide, gli aneurismi e l’ipertensione arteriosa sono in parte legati al fumo del tabacco.
Alcune pillole combinate, ma anche il cerotto contraccettivo e la spirale contengono estrogeni che tendono a rendere il sangue più vischioso.

La combinazione dei due (tabacco e contraccettivo) aumenta perciò il rischio della formazione di coaguli di sangue e quindi di problemi cardiovascolari.

Di solito, i ginecologi tollerano l'associazione pillola / tabacco fino ai 35 anni, età in cui le fumatrici devono fare attenzione all'indebolirsi dei vasi sanguigni dovuto a tabacco e invecchiamento. Dopo i 35 anni, se fumate, il ginecologo vi proporrà un contraccettivo che non contiene estrogeni (pillola a base di solo progestinico, IUD, impianto).
Comunque sia, è soprattutto il tabagismo ad  essere pericoloso. Una donna che fuma, anche senza la contraccezione, è molto più esposta ad un infarto di una donna che non fuma e prende la pillola.

 

5) Una gravidanza serena
Le donne incinte ne sono ben consapevoli: fumare durante la gravidanza ha delle conseguenze sulla salute del nascituro.
Ad ogni boccata di sigaretta, le molecole tossiche del fumo oltrepassano la barriera placentare. La placenta si ritrova allora meno ossigenata. Tutti gli organi del feto sono colpiti, e la sua crescita può essere ritardata. Per la mamma fumatrice, aumentano i rischi di gravidanza extrauterina, di parto prematuro e di complicazioni alla nascita. Dopo la nascita, il rischio di morte improvvisa è più alto e il bambino è più incline ad asma, infezioni dell'orecchio, ecc.

Per tutte queste ragioni, l'annuncio di una gravidanza può davvero essere l'occasione per smettere di fumare.
Quando si rinuncia al fumo, i benefici sono evidenti a tutti i livelli (meno aborti spontanei, gravidanze extrauterine, parti prematuri, ritardi della crescita ecc.). E prima avviene lo svezzamento, più i benefici sono grandi. Infine, anche dopo la nascita, la decisione è vantaggiosa per i neonati, soprattutto se allattati al seno.


(...omissis...)


Barbara Costa


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://magazinedelledonne.it/salute/content/2008153-donne-e-tabacco-7-buoni-motivi-per-smettere-di-fumare


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)