DPA: studio multicentrico fa il punto sul consumo di cannabis e cocaina
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DPA, studio multicentrico fa il punto sul consumo di cannabis e cocaina
Il Dipartimento Politiche Antidroga, nel corso del 2010, ha condotto uno studio multicentrico su un campione di servizi per le
tossicodipendenze che dispone di un sistema informativo per singolo utente informatizzato ed utilizzato a regime per la gestione clinica ed
organizzativa degli utenti. Rispetto agli anni precedenti, si osserva un aumento nell'età del primo uso dichiarato dagli utenti assistiti sia
in corrispondenza dell'eroina che della cannabis. Tale differenza non si riscontra, invece, in corrispondenza dell'età di primo trattamento
che rimane stabile nell'ultimo biennio. Diretta conseguenza della variazione dell'età di inizio assunzione della sostanza, diversamente
dall'età media di inizio trattamento, è la variazione del tempo di latenza, definito come il periodo che intercorre tra il momento di primo
utilizzo della sostanza e la prima richiesta di trattamento (per problemi derivanti dall'uso di quella determinata sostanza), che assume
valore pari a 7,4 anni nel campione totale. L'analisi per sostanza primaria d'abuso presenta valori del tempo di latenza superiori sia negli
assuntori di cocaina che di cannabis: in particolare si registrano 5,5 anni per quanto riguarda gli assuntori di oppiacei (5,6 anni nel
2009), 9,5 anni per gli assuntori di cocaina (9,3 anni nel 2009) e 8,4 anni per gli assuntori di cannabis (8,3 anni nel 2009). Tali valori
variano lievemente se si effettua un'analisi per genere: sia per gli oppiacei che per la cocaina il tempo di latenza delle donne risulta
inferiore di circa un anno rispetto a quello dei maschi, mentre risulta uguale in corrispondenza della cannabis. Per quanto riguarda, invece,
il primo utilizzo, esso risulta più precoce nelle donne, come anche la richiesta del trattamento fatta eccezione per la cocaina, per la quale
il primo trattamento avviene, sia per i maschi che per le femmine, intorno ai 31 anni.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)