E-cig, 57mila volte meno dannosa della sigaretta tradizionale?
E-cig, 57mila volte meno dannosa della sigaretta tradizionale
Uno studio italiano dimostra che i vapori della sigaretta elettronica sono infinitamente meno rischiosi rispetto il fumo da tabacco combusto. Lo studio è candidato a divenire un punto fermo nella discussione accademica e scientifica internazionale.
di Stefano CaliciuriUsando la sigaretta elettronica si hanno 57mila possibilità in meno di avere un tumore e di inalare sostanze cangerogene. I vapori della sigaretta elettronica confermano la loro ridotta rischiosità rispetto il fumo da tabacco combusto. Lo studio, pubblicato sull’autorevole rivista Science Direct, è candidato a divenire un punto fermo nella discussione accademica e scientifica internazionale. Ma l’aspetto ancora più importante è che l’èquipe di ricerca è interamente italiano e proviene dall’Università di Cassino: Mauro Scungio, Luca Stabile, Giorgio Buonanno. La valenza della ricerca è stata sottolineata con un pubblico elogio anche da Konstantinos Farsalinos, medico greco tra i punti di riferimento della ricerca internazionale applicata al vaping.
Scungio, Stabile e Buonanno hanno misurato la dimensione e la ripartizione delle masse delle particelle che si librano nell’aria dopo la vaporizzazione. I risultati hanno dimostrato che il vapore delle sigarette elettroniche sprigiona microparticelle inferiori a 10 μg (PM10), ovvero meno di cento volte in rapporto alle sigarette tradizionali. In seguito ai calcoli sul livello di tossicità, l’evidenza è che il fumo di sigaretta combusta ha 57mila possibilità in più di causare il cancro. L’equivalenza è stata dimostrata da Farsalinos.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.sigmagazine.it/2017/10/57mila/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)