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European Urology: effetti anti-incontinenza della cannabis

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Cannabinoidi contro l'incontinenza

Nel nostro organismo c'e' una sorta di 'marijuana naturale' che, stimolata nel modo giusto, puo' aprire la strada a un farmaco contro

l'incontinenza. Lo hanno scoperto i ricercatori del Istituto di ricerca per l'urologia (URI) del San Raffaele di Milano, dimostrando che

manipolando un particolare enzima capace di metabolizzare i cannabinoidi naturali dell'organismo si ottiene un importante effetto anti-

incontinenza.
Questi endocannabinoidi sono presenti nella vescica femminile, sia umana che di topo, e funzionano in modo simile a quelli assunti

dall'esterno come la marijuana. Lo studio, pubblicato su European Urology, e' stato condotto in collaborazione con l'Universita' di Monaco

(Germania) e di Linkoping (Svezia). La ricerca ha scoperto anche che bloccare questo enzima, nei topi, e' piu' efficace nel trattare

l'incontinenza rispetto alla somministrazione di cannabinoidi tramite farmaci, minimizzando anche gli effetti collaterali.
'E' noto da tempo - spiegano gli studiosi - che alcuni pazienti, in particolare coloro che soffrono anche di sclerosi multipla, riferiscono

un miglioramento dei sintomi d'incontinenza dopo l'utilizzo di marijuana, una particolare forma di 'cannabis'. L'organismo animale e umano

produce autonomamente molecole simili ai cannabinoidi: il ruolo di queste sostanze e' fonte di numerosissimi studi soprattutto nel campo

della modulazione del dolore e della risposta infiammatoria'.
L'incontinenza urinaria riguarda milioni di donne in tutto il mondo, con un forte impatto sulla loro qualita' della vita. In Italia si stima

che circa il 13% della popolazione femminile ne soffra, e che aumenti con l'aumentare dell'eta': ne sono affette piu' del 20% delle donne

dopo i 60 anni e circa il 7% delle donne sotto i 30 anni.
'Il risultato della nostra ricerca, sebbene ancora preliminare - conclude Francesco Montorsi, professore di urologia al San Raffaele e

coordinatore dello studio - apre la strada allo sviluppo di farmaci che, inibendo l'azione dell'enzima, potranno aiutare tante pazienti a

vincere l'incontinenza urinaria e a recuperare una buona qualita' di vita'

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)