Firenze, studio sul consumo giovanile di alcol, tabacco, caffeina
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Firenze, studio sul consumo giovanile di alcol, tabacco, caffeina
Fonte: Università di Firenze
Titolo originale e autori: “Energy drinks, tabacco e alcol nei capelli di una popolazione di giovani studenti”-
Si è svolta ieri, presso il maestoso Salone dei Cinquecento del Palazzo Vecchio di Firenze, la presentazione dei risultati finali dello studio “Energy drinks, tabacco e alcol nei capelli di una popolazione di giovani studenti” condotto dalla Prof.ssa Elisabetta Bertol e dal Prof. Francesco Mari presso la Struttura di Tossicologia Forense dell’Università di Firenze integrata nella AOU Careggi.
L’obiettivo del progetto, supportato dal Dipartimento Politiche Antidroga (DPA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, era quello di comprendere la reale situazione riguardo alle nuove tendenze di consumo di sostanze psicoattive non appartenenti agli stupefacenti, quali caffeina, nicotina e alcol, ma che risultano essere al pari pericolose per la salute dei giovani. Ci si riferisce principalmente agli “energy drinks” che contengono caffeina in quantitativi, per ciascuna lattina, pari a quella contenuta in circa 3 caffè espressi, o ai cocktails che contengono mix di alcolici anche ad alta gradazione, nonché al consumo di tabacco in età giovanile, molto dannoso per la salute anche in termini di affezioni delle vie respiratorie.
Lo studio epidemiologico ha visto la partecipazione di 1209 giovani studenti provenienti da Istituti Scolastici dell’area fiorentina (terza media e primo superiore, età compresa tra 13 e 16 anni). I partecipanti hanno risposto a dei questionari ed hanno donato, dopo consenso dei familiari fornito dal 73% dei partecipanti (874), un campione di capelli sul quale andare a ricercare con sofisticate tecniche analitiche, gli specifici biomarcatori di consumo di tali sostanze.
I risultati presentati dai responsabili dello studio, hanno evidenziato che il 18% dei ragazzi ha familiarità con l'alcol, con circa il 3% che ne fa un consumo eccessivo. Oltre il 43% è risultato assumere caffeina (in maniera elevata per il 21%). Un giovane su quattro è risultato usare tabacco (i fumatori cosiddetti pesanti sono il 17%). Il 5% sono risultati inoltre forti consumatori di caffeina e nicotina, il 2% di alcol e caffeina, il 10% di alcol e nicotina. Lo 0,5% risultano forti consumatori di tutte e tre le sostanze.
Giovanni Serpelloni, capo del DPA, complimentandosi per la qualità dello studio condotto, durante l’evento ha ricordato come la maturazione cerebrale si completi solo intorno ai 21 anni e dunque come l’esposizione giovanile a qualsiasi sostanza psicoattiva sia da ritenersi una problematica da affrontare in termini di informazione e prevenzione.
Per approfondimenti scarica la presentazione del progetto: http://iport.dronet.org/com/filedownloadlink/allegatoQ.php?key=7033
http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3036
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)