Francia: "Egualité tra alcol e cannabis", il Governo si divide
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Francia: "Egualité tra alcool e cannabis". Il Governo si divide
La depenalizzazione della marijuana non ci sarà. Parola di Jean Marc Ayrault. La (seconda) suggestione di poter depenalizzare la cannabis al fine di contrastare il traffico illecito di stupefancenti è durata solo 24 ore. Poi il capo del governo ha richiamato all'ordine il ministro dell'educazione, che ha dovuto rettificare l'ipotesi libertina lanciata ieri. "Vedo quasi ogni notte dei servizi televisivi sul traffico illecito nelle nostre periferie - aveva esordito - e il pericolo in cui la nostra popolazione, compresa quella studentesca vive. Credo che le misure repressive conto la cannabis non stiano dando i frutti sperati. Sarebbe meglio discutere sulla depenalizzazione della cannabis".
E in effetti delle dichiarazioni di Vincent Peillon se n'è discusso eccome. Un vespaio bipartisan si è abbattuto come un ciclone, tanto che da Nantes Ayrault è dovuto intervenire per gettare acqua sul fuoco: stop agli individualismi: "Quando i ministri intervengono in radio o in televisione si devono ricordare che rappresentano sia la politica del ministero sia quella del Governo.Peillon si è già pentita e sa che la nostra posizione non è cambiata" ha concluso.
Prima di lui, l'opposizione capitanata Jean François Cope esponente del partito UMP, aveva definito l'opinione di "quello che è il responsabile della scuola dei nostri figli un errore politico e morale estremamente grave. Degno di dimissioni". Sulla stessa onda anche il segretario nazionale dell'UMP Bruno Beschizza, che aveva parlato di delegittimazione del ruolo degli insegnanti. Ma, a ben vedere, e nonostante l'opposizione del portavoce del partito socialista David Assouline (lo stesso di Hollande) aveva dichiarato altresì la discussione chiusa ai più alti livelli, non tutti hanno risposto "picche" a Peillon. A sua difesa si è esposto lo SNALC, ossia il sindacato nazionale di scuola e università, che ha parlato di un "immensa ipocrisia" l'uso del cannabis in Francia.
"C'è molto traffico dentro alle scuole e bisogna guardare la cosa in faccia. Occorre parlarne" ha concluso il portavoce SNALC. Il Paese a forma esagonale, infatti, è uno dei paesi europei a più alto uso di droghe leggere (maggiore del 15% dei partner europei). E questo nonostante le politiche estremamente restrittive vigenti. Non è caso Ayrault abbia cercato di placare gli individualismi dei suoi colleghi di governo. Il ministro più "in" del governo, secondo sondaggi, infatti, è Cecile Duflot, ministro delle politiche abitative, che nei giorni scorsi aveva parlato quattro mesi orsono di egualité tra cannabis e alcool. "La cannabis dovrebbe essere considerata come l'alcol e il tabacco: stesso discorso». Il successo delle dichiarazioni di Duflot, a ben vedere sono segno che il bibattito a Parigi e nelle banlieu è acceso più che mai. Almeno tra la gente comune.
Fonte: Net1news.org
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)