Fumo associato a gravi forme di Covid-19
Il fumo è associato a forme gravi di COVID-19
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) torna a puntare l’attenzione sui pericoli derivanti dal tabacco, sottolineando però che «non ci sono prove che aumenti il rischio di contrarre l’infezione»
Fumare tabacco è associato ad un aumento delle forme gravi e di morte nei pazienti COVID-19. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) torna a puntare l’attenzione sui pericoli derivanti dal fumo e pubblica sul suo portale una revisione dei lavori scientifici finora pubblicati. Il fumo, ricorda l’agenzia delle Nazioni Unite, provoca 8 milioni di morti ogni anno a causa di malattie cardiovascolari, disturbi polmonari, tumori, diabete e ipertensione ed è anche un noto fattore di rischio per malattie gravi e mortali per molte infezioni respiratorie.
Per questo, nell’ambito dell’emergenza COVID-19, molti ricercatori hanno cercato di capire se i fumatori fossero più o ugualmente a rischio del resto della popolazione. A causa della natura preliminare dei numerosi studi pubblicati durante la pandemia, quelli in prestampa sono stati esclusi dalla revisione dell’Oms mentre 34 studi peer-reviewed hanno soddisfatto i criteri di inclusione.
L’evidenza disponibile, spiega l’Oms, «suggerisce che il fumo è associato ad un aumento della gravità della malattia e della morte nei pazienti ospedalizzati COVID-19. Sebbene sia probabilmente correlato alla gravità, non è stata trovata alcuna prova per quantificare il rischio per i fumatori di esser ricoverati in ospedale con COVID-19 o di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2. Per rispondere a queste domande - conclude - sono necessari studi basati sulla popolazione».
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.cdt.ch/mondo/il-fumo-e-associato-a-forme-gravi-di-covid-19-KF2887518?refresh=true
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)