Fumo e fibrillazione atriale: smettere riduce il rischio di ictus
Fumo e fibrillazione atriale: smettere riduce il rischio di ictus
Smettere di fumare è sempre un bene. In caso di fibrillazione atriale le probabilità di andare incontro ad un ictus diminuiscono sensibilmente. I risultati presentati al congresso ESC
Fumo, fibrillazione atriale e ictus. Tre parole legate a doppio filo. Sigarette e anomalie nel ritmo cardiaco sono infatti dei fattori di rischio importante per lo sviluppo dell'ictus. Eliminare il fumo però contribuisce a ridurre il rischio di un evento cardiovascolare, soprattutto se la persona soffre di fibrillazione atriale. E' questo il messaggio che emerge da uno studio della Seoul National University Hospital presentato negli scorsi giorni al congresso ESC (European Society of Cardiology).
ICTUS E FIBRILLAZIONE ATRIALE
Ai più conosciuti fattori di rischio come l’ipertensione, l’obesità, il fumo, l’ipercolesterolemia, il diabete e molto altro, la fibrillazione atriale ne rappresenta uno dei principali. Nella fibrillazione atriale il cuore battendo in maniera irregolare non riesce a pompare adeguatamente il sangue che tende così a ristagnare nell’atrio formando dei pericolosi coaguli che, distaccandosi, possono raggiungere ed occludere i vasi cerebrali. Secondo le statistiche questo disturbo del ritmo è causa di circa il 20% dei casi di ictus.
SMETTERE DI FUMARE RIDUCE IL RISCHIO
Fortunatamente già da diversi anni esistono alcuni farmaci anticoagulanti in grado di ridurre notevolmente il rischio ictus in relazione alla fibrillazione atriale. Rischio però che può ridursi ulteriormente se si smette di fumare.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/cardiologia/fumo-e-fibrillazione-atriale-smettere-riduce-il-rischio-di-ictus
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)