JAMA Internal Medicine: la marijuana danneggia la memoria a breve termine
La marijuana danneggia la memoria a breve termine.
Un nuovo studio pubblicato su JAMA Internal Medicine sembra suggerire qualcosa che in molti, principalmente per esperienza diretta, probabilmente sospettavano già da tempo: il consumo prolungato di marijuana influisce negativamente sulla memoria a breve termine.
Il professor Reto Auer dell'università di Losanna ha guidato un team di ricercatori nell'analisi dei dati sul consumo di marijuana di circa 3.400 cittadini statunitensi nel corso di un periodo di 25 anni, al termine del quale ha fatto eseguire ai soggetti coinvolti dei test mirati a valutare le capacità cognitive (memoria, capacità di concentrazione, abilità matematiche, ecc).
Dopo aver inserito nel calcolo anche altri fattori notoriamente in grado di influire sulle capacità cognitive (ad esempio età, grado di istruzione, consumo di altre sostanze), gli scienziati dell'università svizzera hanno rilevato un'associazione tra un maggior consumo di marijuana e ridotte capacità di memoria rispetto a chi non fumava o lo faceva in modiche quantità.
L'unità di misura utilizzata da Auer per valutare la rilevanza del consumo è piuttosto singolare: si tratta degli anni-marijuana. Chi fuma erba ogni giorno per un anno ha accumulato un consumo di un anno-marijuana; lo stesso dicasi per chi fuma una volta ogni due giorni per due anni, o una ogni tre giorni per tre anni e così via.
I partecipanti allo studio Coronary Artery Risk Development in Young Adults (CARDIA) avevano tra i 18 e i 25 anni all'inizio della ricerca. Di questi, l'84% ha comunicato di aver fumato erba nel corso degli anni dello studio: si tratta in gran parte di fumatori occasionali (o comunque non troppo frequenti), che nella maggior parte dei casi avevano lasciato da parte la marijuana nel corso del tempo. Ad ogni modo, l'11% dei soggetti coinvolti fuma ancora oggi.
Dai test è emerso che esistono differenze tra chi aveva fumato erba (o continua a fumarla) e chi non lo aveva fatto in tutte le aree cognitive. Ma una volta che nel calcolo sono stati compresi tutti gli altri fattori dei quali parlavamo prima, l'unica divergenza significativa è quella relativa alla memoria a breve termine.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)