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L'alcol e il cancro: vino e birra più rischiosi della cannabis

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L'alcol e il cancro

"Il consumo di vino e birra più rischioso che la cannabis"

In Liguria causa circa il 10% dei tumori maschili e il 3% dei femminili

L'allarme lanciato al seminario per medici e studenti al Cba


di GIULIA DESTEFANIS


"C'è una sostanza con maggiore impatto sociale, e più rischi per la salute, della cannabis tanto additata socialmente: quella sostanza è l'alcol  -  spiega Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol dell'Istituto superiore di sanità  -  L'alcol provoca circa il 10% dei tumori negli uomini, il 3% nelle donne, anche in Liguria".


Altro che uno spinello, insomma: quello che bisogna sfatare è il molto più diffuso mito del "buon bicchiere al giorno", del bere moderato con effetti positivi sulla salute. "L'evidenza scientifica dice ben altro: non esiste una soglia al di sotto della quale si azzera il rischio. Le bevande alcoliche, anche a bassi dosaggi, sono cancerogene. Certo, una minore assunzione abbassa il rischio".


Parole che risuonano davanti ai cittadini, agli studenti e ai medici del San Martino riuniti ieri nell'auditorium del Centro Biotecnologie Avanzate, per il primo dei seminari organizzati dal Centro alcologico regionale, proprio sul tema della correlazione tra alcol e cancro. "Vogliamo informare, perché i cittadini conoscano i rischi  -  spiega il direttore del Centro, Gianni Testino, facendo gli onori di casa insieme al direttore di oncologia Alberto Sobrero e al direttore scientifico del San Martino Manlio Ferrarini  -  Divulghiamo conoscenze scientifiche, ma che al grande pubblico faticano ad arrivare. Parliamo di una sostanza, l'alcol, che è la prima causa di morte per i ragazzi sotto i 24 anni".


Niente allarmismi, sottolineano i relatori, ma informazione, con un elenco infinito di dati che arrivano dalla letteratura scientifica e dall'Istituto superiore di sanità. "Uno dei casi emblematici e recentemente più studiati è del tumore alla mammella  -  prosegue Scafato  -  Oltre un bicchiere al giorno incrementa del 7% la possibilità di contrarre un tumore, ma a seconda della predisposizione in certe donne il rischio aumenta del 27%". In Italia ogni anno si contano 46 mila nuovi casi di tumori al seno, e di questi si stima che il 10% sia dovuto al consumo di alcol: "Vuol dire che un 10%, circa 5 mila casi, si potrebbe evitare facendo più prevenzione. Così come si potrebbero evitare 1.200 delle 12 mila morti all'anno proprio per cancro alla mammella". Numeri che fanno riflettere. Perché, ed è questo il punto più sottolineato, "i tumori causati da alcol, quelli alla mammella come quelli al cavo orale o alla laringe e tanti altri, sono evitabili".


Quindi il capitolo sulla percezione del rischio: "Nonostante sia ormai evidente che l'etanolo e altre sostanze presenti nelle bevande alcoliche siano tossiche, e siano tra i fattori di rischio per la salute più diffusi, la percezione del rischio è bassa. Si pensi, come si diceva, alla cannabis: il "Moe", ovvero il margine di esposizione, che rivela l'entità del rischio, ci dice che quello dell'etanolo è molto più alto, ha un impatto sociale più ampio della cannabis, eppure si sottovaluta". E infatti l'Italia spenderebbe ogni anno 22 miliardi in costi sanitari e sociali per riparare ai danni dell'alcol. Mentre le malattie correlate, fino a qualche anno fa stimate in una sessantina, secondo recenti studi sono oltre 200.


Ma alla fine la discussione torna sul punto che interessa più a tutti, su quella correlazione con i tumori che non sembra dare via di scampo: "Se proprio vogliamo dare una quantità, possiamo indicare le soglie di un bicchiere al giorno per le donne, e due per gli uomini, come quantità a basso rischio  -  prosegue Scafato  -  ma ripeto, il rischio esiste comunque ". L'obiettivo dell'Organizzazione mondiale della sanità, ora, è sensibilizzare gli Stati dando linee guida di informazione comuni. "Ma devono impegnarsi anche i medici  -  conclude  -  Dovrebbero divulgare queste informazioni, dando messaggi etici e onesti. E fare sempre qualche domanda ai pazienti sul loro rapporto con l'alcol, favorendo le diagnosi precoci".


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://genova.repubblica.it/cronaca/2014/05/29/news/l_alcol_e_il_cancro_il_consumo_di_vino_e_birra_pi_rischioso_che_la_cannabis-87545524/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)