L'uso di cannabis aumenta il rischio di incidenti stradali: i dati di uno studio del DPA
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L'uso di cannabis aumenta rischio incidenti stradali. Dpa/studio
Il consumo di cannabis potrebbe aumentare durante l'estate e cosi' pure il rischio di avere incidenti stradali. La correlazione tra uso di cannabis e incidenti stradali e' il risultato di uno studio condotto da ricercatori canadesi. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica British Medical Journal, si e' focalizzata sulla metanalisi di migliaia di ricerche sugli effetti negativi e sulla capacita' di guida sotto l'effetto del tetraidrocannabinolo (THC), il principale componente psicoattivo della cannabis. Gli autori dello studio sono partiti da una ricerca e valutazione di 2975 studi, da questi hanno selezionato 222 articoli particolarmente affidabili da un punto di vista scientifico.
Facendo il rapporto tra gli incidenti stradali sotto l'effetto di cannabis e quelli che non sono avvenuti sotto l'effetto di cannabis, i risultati dello studio hanno mostrato che c'e' un rischio maggiore di avere incidenti stradali dopo aver consumato cannabis, di 2-3 volte in piu' rispetto a chi guida senza aver assunto cannabis o suoi derivati. Purtroppo anche la cronaca italiana nell'ultimo anno ha portato alla ribalta incidenti stradali mortali dovuti al consumo di cannabis che spesso avviene anche in associazione di alcol, incrementando notevolmente il rischio.
"L'uso di cannabis o dei suoi derivati (al pari dell'alcol) alla guida - afferma in una nota Giovanni Serpelloni, capo del DPA - e' un comportamento irresponsabile ed inaccettabile (oltre che vietato dalla legge) in grado di creare potenziali killer ed e' proprio per tutelare i giovani e le persone ignare, che spesso subiscono le conseguenze di questi comportamenti, che e' necessario intensificare le campagne educative e preventive. Vanno inoltre aumentati i controlli sulle strade come stiamo facendo anche in queste notti estive, in collaborazione con le forze dell'ordine con il Progetto Drugs on Street, che coinvolge circa 50 comuni in tutta Italia. E' inoltre importante ribadire che un cervello sotto l'influenza della cannabis e' un cervello che non funziona a dovere perche' tale sostanza altera la rapidita' di analisi e di decisione, di attenzione, la capacita' di reazione e di coordinamento psicomotorio - conclude Serpelloni -. Diventa sempre piu' necessario quindi incentivare una costante informazione sulla prevenzione dell'uso di sostanze stupefacenti e l'abuso alcolico e continuare a sviluppare politiche nazionali orientate a far riconoscere i percepire ai giovani i danni e i rischi collegati all'uso affinche' adottino spontaneamente comportamenti salutari, fornendo loro anche validi deterrenti, quali il ritiro immediato della patente e del mezzo, in caso vengano trovati positivi al drug test mentre sono alla guida del loro veicolo".
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)