Le sigarette elettroniche e senza fumo: meglio del tabacco, ma non innocue per la salute
Le sigarette elettroniche e quelle senza fumo meglio del tabacco, ma non innocue per la salute
Indagine dell’Istituto Tumori di Milano: «Le e-cig e le iQOS sono meno dannose delle tradizionali, ma comportano rischi e vanno vietate al chiuso e nei luoghi pubblici»
E-cig e iQOS sono meno nocive per la salute delle sigarette tradizionali, ma non possono essere considerate prive di rischi. E’ questa la conclusione a cui sono giunti i ricercatori della Tobacco Control Unit della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano, nella loro analisi, da poco pubblicata sulla rivista Aerosol Science & Technology, che mette a confronto le emissioni della sigaretta convenzionale con quelle di una elettronica e del nuovo dispositivo elettronico col tabacco iQOS.
Non solo vapore acqueo
«I dati derivano dal primo studio che paragona fra loro i nuovi dispositivi, sempre più in voga specialmente tra i giovani, in molti casi convinti della loro totale innocuità - spiega Roberto Boffi, pneumologo che ha guidato la ricerca con Ario Ruprecht e altri collaboratori della Tobacco Control Unit dell’INT -. Gli esiti dell’indagine confermano la ridotta pericolosità dei nuovi prodotti da fumo rispetto alle sigarette tradizionali, ma confuta l’opinione comune che le emissioni delle sigarette elettroniche consistano di solo vapore acqueo e che entrambe (e-cig e iQOS) possano proteggere chi le usa e chi gli sta accanto dal rischio di incorrere in patologie respiratorie».Lo scopo della ricerca, svolta in collaborazione con i ricercatori della University of Southern California di Los Angeles, è stato valutare l’impatto dell’inquinamento ambientale generato da questi dispositivi elettronici di vecchia e nuova generazione rispetto a quello provocato dalle normali «bionde».
Un confronto fatto nella vita reale dei fumatori
«Il nostro obiettivo finale – dice Boffi - era l’acquisizione di dati, scientificamente solidi e garantiti da fonte autorevole e indipendente, sulle caratteristiche delle emissioni di questi prodotti». Il confronto è stato effettuato nella vita reale, valutando cioè le emissioni generate direttamente da veri fumatori, misurate in un ambiente simile a quelli quotidianamente frequentati dai tabagisti e da chi sta loro accanto, e non attraverso un apposito macchinario che simula la realtà (come spesso accade negli studi in quest’ambito).Il focus è stato indirizzato sulle e-cig (il cui uso appare in crescita fra giovani e non) e su iQOS, un prodotto tutto italiano noto anche come «sigaretta senza fumo» , un ibrido fra la sigaretta elettronica e quella tradizionale, che non utilizza ricariche aromatiche, bensì stick di tabacco vero e proprio.
Lo studio e il paragone fra le varie sostanze nocive
I parametri presi in considerazione sono stati il black carbon, il particolato, le aldeidi, i metalli e i composti organici, ovvero tutti quegli elementi noti perché possono provocare danni alla salute.«Questi sono i risultati di e-cig e iQOS rispetto alla sigaretta convenzionale - illustra Boffi -: in termini di black carbon e particolato, le sigarette elettroniche emettono quantità solo trascurabili, mentre le iQOS 60, 75 e 100 volte meno rispettivamente per PM10, PM2,5, PM1 e 140 volte meno per il black carbon. Le aldeidi sono presenti in misura più significativa sia nelle iQOS sia nelle e-cig, anche se con valori inferiori rispetto alla sigaretta tradizionale: 400 volte meno l’acetaldeide e 33 volte meno la formaldeide nelle e-cig rispetto alle sigarette; 20 volte meno l’acetaldeide e 15 volte meno la formaldeide nelle iQOS rispetto alle “normali”. Le iQOS mostrano inoltre la presenza di acroleina, in misura minore in confronto al tabacco tradizionale, ma non viene riscontrata alcuna traccia nelle elettroniche».Per quanto riguarda i metalli, le e-cig mostrano livelli di nichel maggiori di 4 volte rispetto alle sigarette tradizionali e concentrazioni minime di cromo, assenti invece nelle sigarette e nelle iQOS. Mentre le iQOS mostrano invece elevati livelli di stagno, non riscontrati negli altri due tipi di prodotti da fumo. Per quanto riguarda i composti organici, invece, gli IPA (ovvero gli idrocarburi policiclici aromatici, ben noti per essere stati classificati come cancerogeni certi per l'uomo) son risultati assenti in entrambi i nuovi dispositivi elettronici.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/17_marzo_24/sigarette-elettroniche-quelle-senza-fumo-meglio-tabacco-ma-non-innocue-la-salute-f7f71328-10bd-11e7-9c10-ae92fdec5aea.shtml
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)