Le sigarette elettroniche non sono innocue: potrebbero causare anche danni alle ossa
Le sigarette elettroniche non sono innocue: potrebbero causare anche danni alle ossa
di Vera Martinella
Una ricerca americana mette in luce che anche le e-cig, oltre al tabacco tradizionale, sono associate a una maggiore rischio di fratture da fragilità per lo scheletro indebolito
Non solo tumori, malattie cardiovascolari e respiratorie. Il fumo è fra le cause scientificamente certa di 25 diverse malattie e all’elenco dei danni alla salute provocati dal tabacco vanno aggiunti anche quelli su muscoli e ossa, meno noti a molte persone, ma potenziali responsabili di notevoli complicazioni nell’esito di interventi ortopedici fra i più comuni. Mentre il fumo «tradizionale» è un fattore di rischio ben conosciuto per l'osteoporosi e le possibile fratture che ne conseguono, poco si sa dei possibili danni derivanti all'apparato muscolo-scheletrico dalle sigarette elettroniche. Ora però uno studio, pubblicato da ricercatori statunitensi sulla rivista scientifica American Journal of Medicine Open, condotto su oltre 5.500 adulti utilizzatori di e-cig ha messo in luce che, anche nelle persone giovani, queste possono indebolire la struttura ossea e far salire le probabilità di fratture da fragilità.
Le fratture
In medicina si definisce frattura da fragilità quella che avviene spontaneamente, senza una causa apparente (come un trauma importante), alla cui base c'è la ridotta resistenza dello scheletro. Le aree più frequentemente interessate sono colonna vertebrale, anche o polsi. Nella loro indagine i ricercatori americani hanno valutato i dati relativi a più di 5.500 persone: 4.519 non avevano mai usato sigarette elettroniche e 1.050 erano consumatori abituali. In tutto 444 persone hanno avuto fratture fragilità, che sono risultate più frequenti in chi usa e-cig e ancor di più negli utilizzatori duali si sigarette sia elettroniche che tradizionali.«Questo studio conferma che le sigarette elettroniche non sono del tutto innocue - commenta Roberto Boffi, responsabile dell'Unità di Pneumologia e del Centro Antifumo all'Istituto Nazionale Tumori di Milano -: se pensiamo che la percentuale di utilizzatori di questi dispositivi tra i giovani sta progressivamente aumentando, così come già accaduto da tempo in Usa e ora anche in Italia, e che l’età media di iniziazione all’uso sta sempre più scendendo, non possiamo certo sottovalutare il pericolo. Specie con la diffusione in commercio delle nuove sigarette elettroniche ai sali di nicotina, capaci di dare addirittura quattro volte più dipendenza delle sigarette tradizionali. Alla luce di questo studio anche per la salvaguardia del sistema scheletrico degli adolescenti d’oggi, nonché adulti di domani».
I danni per i ragazzi
Le sigarette elettroniche sono state salutate come una buona alternativa alla sigaretta tradizionale rispetto alla quale comportano diversi rischi in meno. Alcuni studi, tuttavia, indicano che, al contrario, potrebbero essere la porta d’ingresso all’abitudine al fumo «vero». «È vero che la sigaretta elettronica è certamente meno dannosa del tabacco tradizionale, ma non si può affermare che sia innocua a causa delle presenza di alcune sostanze pericolose, come metalli pesanti e aldeidi nell’aerosol – aggiunge Boffi -. Gli esiti raggiunti finora mostrano effetti negativi misurabili sulla salute e sulle cellule dei polmoni, nelle persone, negli animali e sui campioni di tessuto analizzati in laboratorio. Diversi studi scientifici hanno evidenziato un aumento di disturbi respiratori negli adolescenti e nei ragazzi che svapano, quali bronchiti, asma, affanno, infiammazioni. E poi sono tanti gli indizi raccolti in merito ai danni sui polmoni di giovani e adulti, compresa una certa casistica di polmonite lipoidea, che si può verificare per l’inalazione di sostanze oleose.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)