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Nei tre mesi di emergenza coronavirus 1.800 piemontesi morti per il fumo

Nei tre mesi di emergenza coronavirus 1.800 piemontesi morti per il fumo

 

 

Nei tre mesi di emergenza coronavirus 1.800 piemontesi morti per il fumo

Nei tre mesi in cui 3.812 persone morivano per il Covid-19 (25 febbraio - 26 maggio), quasi 1.800 piemontesi morivano per varie patologie conseguenti al fumo di tabacco, senza fare notizia. Non è questione di classifiche. Piuttosto la constatazione di come, da alcuni mesi a questa parte, l’attenzione dell’opinione pubblica è stata catalizzata dalla pandemia, che ha oscurato tutto il resto.

Effetto lock-down

Se il virus è stato e per certi versi è ancora una tragedia senza precedenti, non per questo gli italiani, hanno smesso di fumare. Interessante l’indagine dell’Istituto superiore di sanità, basata su 6 mila questionari distribuiti a fine aprile per valutare gli effetti del lockdown sui fumatori tra gennaio e aprile 2020: 4 milioni hanno fumato di più a causa dello stress, 1,5 milioni hanno fumato meno, 630 mila hanno smesso. È leggermente aumentato il consumo di tabacco riscaldato  mentre si stima che tra gennaio e aprile il consumo di e-cig  sia aumentato di un 1% . 

Morti evitabili

Bufale a parte, la questione del fumo di sigaretta resta di scottante attualità, nel senso letterale. Il Ministero della Salute stima che i morti dovuti al fumo di tabacco in Italia siano in una forbice compresa tra 70 e 83 mila decessi. Il Piemonte non fa eccezione. In base ai dati Istat riferiti al 2017, 2.761 piemontesi sono morti per tumore del polmone e dei bronchi: l’80% di questi (2.208) è certamente dovuto al fumo di sigaretta. Non solo: 493 persone sono morte per cancro della vescica, di queste circa il 60% (277) è dovuto al fumo di tabacco . Nel cancro del colon retto, che quell’anno ha determinato 1.674 decessi, il fumo ha avuto un ruolo molto significativo nel 40% dei forti fumatori (si stima che circa 669 casi possano essere in qualche modo imputati al consumo di tabacco). Se è per questo, avverte Beatrice, il  fumo non ha relazione solo con il cancro: sempre in Piemonte sono morte in un anno 2.045 persone per malattie croniche polmonari, di queste il 90% (1.840 persone) era dovuto al fumo. Anche nelle malattie ischemiche cardiache ( 4.637 decessi) e cerebrali ( 5.850) nel 2017 non meno del 20% dei casi è dovuto al fumo di sigaretta: 2.097 persone potevano esser ancora vive se non avessero fumato o se avessero smesso precocemente.  «Secondo le stime del gruppo di sorveglianza Passi, ogni anno più di 5 mila abitanti muoiono per effetto del fumo di tabacco: circa 590 persone al mese», conclude Beatrice.



(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://www.lastampa.it/torino/2020/06/03/news/nei-tre-mesi-di-emergenza-coronavirus-1-800-piemontesi-morti-per-il-fumo-1.38922841

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)