Perché fumare cannabis fa venire gli occhi rossi?
Gli occhi rossi sono il più classico e noto rivelatore dell’assunzione di cannabis. Per alcuni l’arrossamento degli occhi dopo aver fumato è un evento automatico, mentre altre persone sembrano esserne meno colpite. Ma cosa provoca questa reazione comune? Diversi fattori entrano in gioco.
La causa principale che determina l’arrossamento è la medesima che fa sì che la cannabis sia anche ritenuto un farmaco efficace contro il glaucoma. Il Thc diminuisce la pressione sanguigna e questo provoca la dilatazione di capillari e vasi sanguigni. Questo aumenta di conseguenza il flusso sanguigno, che provoca il rossore degli occhi.
A provocare il rossore agli occhi non è quindi il fumo generato dalla canna, ma il Thc. Anche assumere il Thc in altri modi, ad esempio con i biscottini farciti di cannabis, provoca lo stesso fenomeno nell’organismo e determina l’arrossamento. Sostanzialmente il rossore degli occhi è direttamente proporzionale alla quantità di Thc contenuta nella cannabis che avete fumato.
Esistono anche persone a cui il solo fumo (anche passivo) provoca l’arrossamento, ma qui si tratta di una sensibilità del bulbo oculare, e in questo caso la cannabis non c’entra. Queste persone subirebbero lo stesso arrossamento anche in presenza di fumo di sigaretta o di incenso.
Il rossore agli occhi è innocuo e non genera problemi fisici. Lo stesso però non si può dire dello stigma sociale che colpisce i fumatori né tantomeno delle ramanzine dei genitori che lo notano. Per questo esistono diversi metodi per eliminare o diminuire il problema.
Il più noto e istantaneo è ovviamente l’uso del collirio, possibilmente scegliendone uno naturale o comunque non aggressivo.
(...omissis...)
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)