Plos One: coltivazione cannabis, in USA un topicida mette a rischio di estinzione la fauna locale
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Coltivazione cannabis, in USA un topicida mette a rischio di estinzione la fauna locale
Un topicida utilizzato nei campi con coltivazioni illegali di marijuana in California (USA) sta mettendo a rischio di estinzione una specie protetta dagli enti federali dal 2004, la martora di Pennant (Martes pennanti), mammifero carnivoro.
E’ quanto denunciato in un articolo pubblicato sulla rivista PLoS ONE dai ricercatori veterinari della University of California Davis, i quali hanno studiato l’evoluzione delle specie nelle foreste e nei campi delle aree più remote della California. Nelle aree adiacenti al Redwood National Park, nel sud della Sierra Nevada e nell’area dello Yosemite National Park, esemplari di martora sono stati trovati morti per avvelenamento da topicida, sostanza presumibilmente in uso nelle coltivazioni illegali di marijuana per allontanare varie specie di animali dai campi stessi.
Questi mammiferi rimarrebbero intossicati dall’ingestione di animali esposti al topicida o dall’ingestione diretta di cibi vari quali noccioline, bacon, formaggio, avvelenati di proposito dai coltivatori per attirare i predatori. Dunque non solo le martore, ma anche altri animali posso risultare a rischio di intossicazione. I ricercatori nel loro studio riportano i risultati delle analisi condotte su 58 carcasse di martora: ben 46 (79%) erano state esposte al Brodifacoum, un topicida ad azione anticoagulante di seconda generazione, ritenuto molto tossico in quanto in grado di esercitare un effetto letale dopo una singola ingestione. Tra le intossicazioni, anche la prima evidenza di intossicazione per esposizione fetale o attraverso l’allattamento dei cuccioli di martora. I ricercatori si dichiarano estremamente sorpresi dai risultati in quanto questa tipologia di intossicazione si registrano generalmente in animali il cui habitat è vicino a luoghi urbani o centri agricoli. In questo caso si tratta di aree lontane dai centri abitati, tuttavia gli eventi si sono registrati in prossimità di piantagioni illegali di marijuana. Ad avvalorale l’ipotesi inoltre, il fatto che le stragi di martore sono state registrate tra metà aprile e metà maggio, periodo di particolare attività per le martore, ma anche coincidente con il periodo migliore per seminare le piante giovani di marijuana nei campi all’aperto.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)