Quali sono i danni del fumo sulla salute?
Prevenire i danni del fumo
Il fumo di tabacco contiene oltre 4000 sostanze tra le quali: idrocarburi aromatici policiclici, nitrosamine, benzopirene, benzoantracene, tutte sostanze sicuramente cancerogene; poi vi sono sostanze irritanti quali acido cianidrico, acetaldeide, formaldeide, ammoniaca. Queste sostanze alterano la mucosa bronchiale dando una maggiore produzione di catarro ed in genere infiammazione della mucosa bronchiale. Il monossido di carbonio, prodotto nella combustione, si lega all’emoglobina (formando la carbossiemoglobina) facendo sì che venga trasportato meno ossigeno in tutto l’organismo: infine la nicotina è la sostanza meno dannosa ma è anche quella che dà dipendenza. La nicotina a livello cerebrale attiva particolari recettori nicotinici dell’acetilcolina stimolando la produzione di dopamina nella corteccia frontale: questo spiega in suo effetto stimolante sull’attività mentale.
Altre sostanze presenti sono metalli pesanti (anche radioattivi), tra i quali molto rilevanti sono il cadmio e anche il piombo, se il tabacco è stato trattato con insetticidi al piombo.
Quali sono i danni del fumo sulla salute?
Dal punto di vista epidemiologico si ha nei fumatori un aumento di rischio per gravi patologie: cardiopatie (per l’infarto miocardio acuto il rischio è aumentato da 6 a 9 volte), malattie respiratorie (broncopneumopatia cronica ostruttiva, polmonite interstiziale desquamativa, bronchilite), tumori (soprattutto carcinomi polmonari, gastrici, endometriali) e, ultimo ma non meno importante, l’ictus.
Queste patologie rappresentano solo la punta dell’iceberg del problema: in realtà numerosi altri disturbi e patologie sono innescati o aggravati dall’abitudine al fumo.
Il fumo provoca:
- irritazione delle mucose e quindi sollecitazione del sistema linfatico associato ad esse (MALT) con conseguente infiammazione (cronica) e mucosità
- aumento dello stress ossidativo, con produzione di radicali liberi e conseguente accelerazione dei processi di invecchiamento di tutti i tessuti e aumentato rischio di danno cardiovascolare
- aumento del carico di sostanze tossiche, che devono essere rielaborate dalle cellule, in particolare nel fegato
- sovraccarico degli organi emuntori deputati allo smaltimento dei rifiuti (intestino, reni, fegato-vie biliari, polmoni, mucose, pelle)
- accumulo nei tessuti connettivi (ad esempio quelli adiposi) di maggiori quantità di rifiuti che non si è riusciti a smaltire tramite gli emuntori, con alterazione dell’equilibrio acido-basico (acidosi) e gelificazione (la matrice liquida dei connettivi assume una consistenza gelatinosa)
- resistenza insulinica: senza entrare nei dettagli, consideriamo che il fumo aumenta del 65% le possibilità di sviluppare il diabete.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)