Sigarette e adolescenti, in Italia più fumatori che in Europa
Sigarette e adolescenti, in Italia più fumatori che in Europa
Fumare nuoce gravemente alla salute: a ricordarlo sono le numerose campagne antifumo attivate anche in Italia, dove però sembra che agli adolescenti poco importi delle conseguenze che ogni boccata di fumo ha sulla loro salute e su quella di chi li circonda. O, almeno, sembra che gliene importi meno o ne siano meno consapevoli rispetto ai loro coetanei nel resto d’Europa.
E’ questo quanto emerge dal Rapporto 2015 dell’Espad, l’European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs, secondo cui la percentuale di adolescenti italiani fumatori si attesta al 37%, quota decisamente superiore rispetto alla media del 21% rilevata nel campione. Non solo, l’Italia è in controtendenza anche in tema di età alla quale si accende la prima sigaretta, e se è stata rilevata una generale riduzione dei ragazzi che fumano già prima dei 13 anni gli italiani rappresentano un’eccezione.
L'indagine ha coinvolto oltre 96 mila studenti in 35 diversi paesi, fra cui 24 Stati dell’Unione Europea. I ragazzi hanno compilato un questionario anonimo attraverso cui è stato possibile monitorare le tendenze in tema di fumo, consumo di sostanze e comportamenti a rischio dipendenza. I risultati, presentati al convegno annuale degli esperti dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt), mostrano una tendenza generale positiva.
“Oggi - sottolinea infatti l’Espad - la maggior parte degli adolescenti non ha mai fumato (54%)”. Tuttavia, l’Italia si unisce al gruppo di paesi in cui gli adolescenti fumatori superano la media, e non solo per le sigarette: anche la percentuale di consumatori adolescenti di cannabis supera, in Italia, la media osservata nel campione (15% contro 7%). “Fra gli studenti che hanno fatto uso di cannabis negli ultimi 12 mesi [prima del questionario, ndr] - precisa l’Espad - la droga è stata utilizzata in media in 8,9 occasioni, con frequenze più elevate in Francia, Islanda, Irlanda, Italia e Paesi Bassi (11,5 o più volte)”.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)