Stupefacenti e infarto cardiaco: guai a scherzare con le droghe leggere
Stupefacenti e infarto cardiaco: guai a scherzare con le droghe leggere
Molti studi scientifici dimostrano, tra i numerosi effetti negativi sulla salute causati dall’ uso di stupefacenti, che non solo la cocaina ma praticamente tutte le droghe, compresa la cannabis, possono provocare danni all’apparato cardiovascolare, tra cui aritmie, ictus cerebrale ed anche un grave infarto del miocardio con rischio di morte per il paziente.
Il numero di ricoveri in terapia intensiva cardiologica legati ad infarto causato dall’uso di stupefacenti è in costante aumento. Il consumo di cocaina è certamente la causa principale di danno al cuore legato all’uso di droghe, però, è importante sottolineare che si osservano in Pronto Soccorso sempre più pazienti con infarto provocato dall’uso di cannabis, che ormai è la droga largamente più diffusa, e che la maggior parte di questi pazienti sono giovani.
Come la droga causa danno al cuore
La cocaina più causare gravi danni al cuore perché provoca improvvisa riduzione del flusso sanguigno, quindi dell’apporto di ossigeno, al muscolo cardiaco che di conseguenza va in ischemia. In sostanza la cellule del cuore, non ricevendo più l’ossigeno di cui hanno bisogno, vanno in sofferenza, tecnicamente in ischemia, che, se dura troppo tempo, da qualche minuto fino a poche ore, provoca la morte delle cellule stesse, cioè l’infarto. La cocaina causa tutto ciò soprattutto attraverso lo spasmo delle coronarie, i vasi sanguigni che portano il sangue al cuore, ma anche provocando aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Un altro effetto dannoso della cocaina è l’invecchiamento precoce delle coronarie: nei giovani che ne fanno uso si trovano spesso placche di aterosclerosi tipiche degli anziani cardiopatici.
La cannabis è associata ad infarto cardiaco attraverso diversi meccanismi: il tetraidrocannabinolo, il principio metabolicamente più attivo della cannabis, può accelerare la aterosclerosi coronarica, ma anche aumentare il lavoro del cuore attraverso tachicardia e riduzione improvvisa ed eccessiva della pressione arteriosa. Inoltre, in molti giovani che sono ricoverati d’urgenza per infarto dopo aver consumato cannabis, si evidenzia alla coronarografia spasmo o addirittura trombosi delle coronarie.
Gli oppioidi come l’eroina possono provocare infarto acuto sia attraverso vasospasmo delle coronarie sia a causa di un improvviso abbassamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca che riducono l’apporto di ossigeno al cuore. L’abuso di eroina per lungo tempo, inoltre, provoca una grave aterosclerosi delle arterie coronarie con la formazione di placche che ostruiscono il flusso di sangue.
Sintomi dell’ infarto da uso di droghe
Nella maggior parte dei casi un infarto causato dall’uso di droghe si manifesta con dolore toracico oppressivo, cioè con il quadro della angina tipica. Spesso i pazienti descrivono una oppressione forte al centro del petto, dietro lo sterno, a volte estesa al braccio sinistro o al collo fino alla mandibola.
Il dolore, però, può anche manifestarsi più in basso “alla bocca dello stomaco” o al dorso. Al dolore possono frequentemente associarsi la tachicardia, percepita come un battito cardiaco molto veloce, soprattutto in chi ha fatto uso di cocaina, e la dispnea, una sensazione di difficoltà respiratoria o di “mancanza di aria”.
Nei pazienti con angina, un incremento significativo delle troponine cardiache, può aiutare a diagnosticare l’infarto anche in un paziente che ha fatto uso di droghe.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)