Tabacco: l'utilità delle immagini choc
Tabacco: l'utilità delle immagini choc
Il Ministro della Salute Lorenzin ha annunciato l'introduzione in Italia di immagini choc sui pacchetti di sigarette. Ma a cosa servono? E a chi servono? Insomma, servono?
Sul tavolo c'è un pacchetto di sigarette comprate a Madrid: lo spazio sotto la scritta "Natural American Spirit" è interamente occupato dalla fotografia di un cadavere sul letto di un obitorio. La prima reazione è distogliere lo sguardo, un po' per pudore e un po' per disgusto.
La seconda è una sbirciatina morbosa. La terza è osservare l'immagine con più attenzione di quanto si farebbe con un panorama mozzafiato. La scritta bianca e rosso sangue recita: "Fumar acorta la vida", fumare accorcia la vita.
Chi ha ancora voglia di una sigaretta?
Il primo paese ad introdurre le immagini sui pacchetti di sigarette è il Canada, nel 2001. Ogni avviso occupa metà pacchetto e l'argomento è trattato in modo esplicito. Ai messaggi scioccanti sono associate figure realistiche o simboliche non troppo violente.
Nel 2002 segue l'esempio il Brasile, nel 2004 Singapore; nel 2006 è la volta del Belgio, primo paese europeo ad adottare gli avvisi grafici. Dal 2010 la diffusione diventa epidemica: in soli cinque anni il numero di nazioni coinvolte triplica, da 26 a 77. Il 20 maggio 2016 scatterà l'obbligo per tutti i paesi della Comunità Europea: l'annuncio del Ministro Lorenzin sull'introduzione delle immagini sui pacchetti italiani è la diretta conseguenza dell'approssimarsi di tale data, imposta da Bruxelles fin dall'aprile 2014.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lastampa.it/medialab/webdoc/tabacco-e-immagini-choc
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)