The British Journal of Psychiatry: ruolo della cannabis nell'eziologia della schizofrenia
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La cannabis favorisce la schizofrenia: dall'Inghilterra i primi risultati di uno studio longitudinale
Sono state sottoposte a Risonanza Magnetica (RM) strutturale alcune persone ad alto rischio genetico per lo sviluppo di schizofrenia,
reclutate per uno studio longitudinale (biennale) sull'associazione tra psicosi e consumo di cannabis. I soggetti sono stati sottoposti ad
esame RM in due tempi: al tempo 1 (baseline) e al tempo 2 (dopo 24 mesi). La famigliarità dei soggetti per lo sviluppo della schizofrenia è
stata valutata attraverso l'Edinburgh High-Risk Study (EHRS). Scopo dello studio è stato esaminare l'associazione tra uso di sostanze
stupefacenti, in particolare la cannabis, e il cambiamento strutturale di alcune aree cerebrali sottocorticali come il talamo, l'amigdala e
l'ippocampo. Il campione comprendeva 57 soggetti ad alto rischio genetico per la schizofrenia, 25 dei quali consumatori di cannabis e 32 non
consumatori. Una sofisticata analisi statistica della varianza ("repeated-measures analysis") dei dati ha permesso di calcolare il volume
cerebrale del talamo, dell'ippocampo e dell'amigdala ed identificare le alterazioni strutturali delle aree cerebrali prese in esame. Nello
specifico, l'esposizione alla cannabis è associata ad una riduzione del volume di entrambi i talami, effetto particolarmente significativo
per il talamo destro. La riduzione del volume talamico non è presente nei soggetti che non consumano cannabis. Il talamo è un'area
fondamentale di trasferimento ed elaborazione delle informazioni da e verso la corteccia cerebrale. Lo studio rappresenta quindi un evidenza scientifica del maggiore effetto della cannabis nell'eziologia della schizofrenia, rispetto ad altri fattori di rischio. È stato inoltre
dimostrato che la riduzione di sostanza grigia nelle persone con recente diagnosi di schizofrenia è accelerata in chi consuma sostanze
stupefacenti. Per concludere, l'uso di cannabis può influenzare ed accelerare lo sviluppo di una malattia psicotica di tipo schizofrenico in
soggetti geneticamente predisposti.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)