Tumore ai polmoni, pochi fumatori fanno la Tac per la diagnosi precoce
Tumore ai polmoni, pochi fumatori fanno la Tac per la diagnosi precoce
Solo il 4 per cento dei «candidati» al test una volta l’anno lo fa. Importante eseguirlo
in centri specializzati e abbinarlo a programmi per dire addio alle sigarette
Nonostante le indicazioni delle autorità sanitarie statunitensi, restano pochi gli americani che si sottopongono allo screening con la Tac spirale per la diagnosi precoce del tumore ai polmoni. Il test non è attualmente raccomandato in Europa, ma negli Usa dal 2013 la United States Preventive Services Task Force raccomanda l’esecuzione di questo esame ogni 12 mesi nei fumatori (almeno 30 pacchetti all’anno) fra 55 e 80 anni e nei forti ex fumatori che hanno smesso da meno di 15 anni.
Un vasto studio statunitense nel 2011 aveva evidenziato come una Tac spirale annuale per 5 anni fosse capace di ridurre la mortalità per tumore del polmone del 20 per cento. Sulla base di quei risultati era stato deciso di proporre alla popolazione considerata più a rischio di cancro al polmone di eseguire il test, ma uno studio da poco pubblicato sulla rivista scientifica Jama Oncology ha appurato che l’adesione allo screening è bassa. Se appena il 3,3 per cento dei possibili candidati all’esame lo aveva eseguito nel 2010, la percentuale nel 2015 è salita soltanto al 3,9: in pratica, scrivono i ricercatori dell’American Cancer Society, nel 2015 hanno fatto una Tac spirale 262.700 americani su quasi 7 milioni di attuali e passati fumatori che avevano i requisiti per farla. «I motivi della bassa adesione - dice Ahmedin Jemal, autore principale dell’indagine - possono essere diversi: dalla mancanza di informazioni tra i medici di famiglia e tra i diretti interessati alla difficoltà di accedere a centri di screening di elevata qualità».
Numerose sperimentazioni sono state fatte anche in Italia e in Europa sull’uso della Tac spirale come strumento di diagnosi precoce a cui sottoporre periodicamente chi è considerato più a rischio di sviluppare un tumore ai polmoni: ovvero i forti tabagisti (attuali o ex), che fumano molte sigarette al giorno e da parecchi anni, e hanno un’età superiore ai 50 anni. L’elevato numero di falsi positivi che il test può dare rende indispensabile abbinarla a esami complementari e si attendono conferme definitive sulla sua utilità. «Fra i possibili effetti collaterali negativi della Tac spirale sono stati infatti segnalate la sovradiagnosi, che però appare abbastanza limitata, e l’esposizione radiogena - sottolineano gli studiosi americani -: per questo è importante che il test venga eseguito in centri con ampia esperienza, dove i medici siano preparati a valutare e spiegare bene alle perone i possibili rischi e benefici del test». D’altro canto i dati a favore sono che è facilmente identificabile la popolazione bersaglio (forti fumatori) e che per queste persone il rischio di morire per cancro polmonare è molto alto.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)