Tumore al polmone: smettere di fumare ridurrebbe i carcinomi del 90%
Tumore al polmone: Lung Unit, una scelta di lungimiranza
Le nuove soluzioni terapeutiche per il cancro al polmone, ma anche le varie tematiche di natura sanitaria e sociale sollevate dagli avanzamenti della ricerca e dai problemi di sostenibilità economica sono i protagonisti della quinta edizione della Conferenza internazionale di oncologia toracica in corso a Napoli.
TUMORE AL POLMONE: 30MILA DECESSI E 41MILA NUOVI CASI L’ANNO
Il Tumore del polmone è il ‘big killer’ oncologico. In Italia è al quarto posto tra i tumori più frequentemente diagnosticati e provoca oltre 30 mila decessi l’anno, un milione nel mondo. Si stima che nel 2015 in Italia le nuove diagnosi siano state oltre 41mila, delle quali due terzi negli uomini (29.400) e un terzo nelle donne (11.700), e che siano oltre 96mila le persone che vivono con un tumore del polmone. Si calcola che attualmente 1 uomo su 10 ed una donna su 38 possa sviluppare questa patologia nel corso della vita.
SENZA SIGARETTE CASI RIDOTTI DEL 90% IN VENT’ANNI
Se domani la popolazione mondiale decidesse di smettere di fumare, tra 20/30 anni il carcinoma polmonare risulterebbe abbattuto del 90% come mai nessuna terapia potrà ottenere. Ecco perché tornano di estrema attualità le campagne di prevenzione primaria “aggressive” rivolte alla fascia dei trentenni, uomini e donne.
«LUNG UNIT: UNA FACCENDA DI LUNGIMIRANZA»
L’appello degli oncologi arriva per voce del presidente dell’Associazione italiana oncologia toracica, Cesare Gridelli, direttore dell'Unità operativa di oncologia medica dell'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino: «Come è stato fatto per quello del seno, il tumore del polmone deve avere delle Lung Unit, cioè delle strutture organizzative all’interno delle principali strutture sanitarie che siano punti di riferimento per il paziente. Unità che possano contare su équipe multidisciplinari costituite da varie figure professionali -come chirurgo, radioterapista, oncologo, pneumologo, anatomo-patologo, biologo molecolare , radiologo - altamente specializzate in grado di assicurare al paziente il miglior percorso terapeutico possibile». Per combattere il killer e per ottimizzare le risorse, ha spiegato il dottor Gridelli, è necessario «mettere in atto un percorso di lungimiranza» che si occupi di diagnosi, terapia e prevenzione primaria e secondaria.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lastampa.it/2016/06/24/scienza/benessere/tumore-al-polmone-lung-unit-una-scelta-di-lungimiranza-lG3UbHio9CqsJ9P58y9lxN/pagina.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)