Tumore alla vescica, fumo e fattori di rischio
Tumore della vescica in crescita (ma sottovalutato): cosa c’è da sapere
Il tumore delle vescica è una malattia ancora poco conosciuta dalla maggioranza degli italiani.
Il 37% non ne ha mai sentito parlare, nonostante colpisca ogni anno 26.600 persone e il numero di nuovi casi sia in aumento. In particolare, a preoccupare è la scarsa conoscenza sui fattori di rischio e sulle possibilità di cura: secondo il 68% degli intervistati è una forma di cancro inguaribile e il 78% non sa che si può prevenire. Sono i dati emersi da un’indagine presentata in un convegno al Ministero della Salute all’interno della prima campagna di sensibilizzazione sul tumore uroteliale realizzata nel nostro Paese, «Non avere Timore», realizzata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)
Chi rischia di più?
Si sviluppa generalmente in persone con età compresa tra i 55 e i 70 anni e l’incidenza tende ad aumentare con l’età. I principali fattori di rischio noti per il tumore della vescica sono il fumo e l’esposizione prolungata a particolari composti chimici: coloranti derivati dall’anilina, amine aromatiche e composti arsenicali (inquinanti dell’acqua potabile), classificati nel 2004 tra i cancerogeni di gruppo 1 dallo IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. I tabagisti hanno da 4 a 5 volte più probabilità di ammalarsi rispetto ai non fumatori e il tabacco è responsabile di almeno il 50% dei tumori delle vie urinarie.
E circa il 25% dei casi di cancro vescicale è attualmente attribuibile a esposizione ad alcune sostanze chimiche (impiegate soprattutto nell’industria tessile, dei coloranti, della gomma e del cuoio) nei posti di lavoro
(...omissis...)
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)