World Health Organization: strategia globale per arginare i danni del tabacco
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Dall'ultimo report pubblicato dell'American Cancer Society emerge che nel mondo un decesso su dieci è provocato dal fumo. Le
previsioni dicono che il prossimo anno il tabacco sarà causa di morte per 6 milioni di persone, 7 milioni nel 2020, 8 milioni
nel 2030. Cifre che possono sorprendere se si pensa che negli ultimi 40 anni il tasso dei fumatori è diminuito nei paesi
ricchi come Usa, Gran Bretagna e Giappone. Numeri che però diventano inequivocabilmente reali se si valuta l'aumento delle
persone che accendono la sigaretta, in nazioni come la Cina ed l'India. Sulla base di queste allarmanti stime, la scorsa
settimana durante l'ultimo meeting in Uruguay della World Health Organization Framework Convention on Tobacco Control (WHO
FCTC) è stato sancito il rafforzamento delle politiche e degli interventi per arginare il tabagismo a livello globale.
Incontro dove si è ribadito il forte impegno per la tutela della salute e per lo scambio di informazioni fra i diversi paesi,
sia per le attività del settore, sia per il commercio illecito, che per le strategia di marketing intraprese dai produttori
per attrarre sempre più clienti. L'incontro è servito anche per esaminare i progressi relativi all'attuazione della vigente
convenzione ed per adottare nuove linee guida di contrasto, nello specifico: il controllo degli ingredienti aromatizzanti
che aumentano l'attrattiva dei prodotti a base di tabacco (in modo da ridurre il numero dei nuovi fumatori, soprattutto tra
i giovani); lo sviluppo dei centri anti-fumo che dovrebbero essere integrati nei sistemi sanitari nazionali, al fine di
renderli più accessibili a tutti coloro che desiderano smettere; il miglioramento dell'istruzione, della comunicazione e
della formazione in materia, di modo che vi sia una sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere il cambiamento sociale.