338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Cocaina: caratteristiche ed effetti dell'abuso

Cocaina: caratteristiche ed effetti dell'abuso

 

Tutto sulla cocaina

Caratteristiche ed effetti della cocaina

La cocaina è una sostanza di origine naturale, variamente trattata e proposta sul mercato illegale, con effetti di tipo “stimolante” o “euforizzante”.

Al contrario degli stimolanti deboli, come la nicotina e la caffeina, è classificata tra gli stupefacenti poiché in grado di alterare il rapporto con la realtà. A differenza di altri stupefacenti, come gli oppiacei, non è però caratterizzata da effetti sedativi (narcotici).

È una delle sostanze in grado di indurre perdita del controllo sull'uso, che se non si limita ad un periodo circoscritto definisce una tossicodipendenza. I suoi effetti negativi sulle funzioni mentali comprendono anche altre sindromi, come per tutte le droghe d'abuso.

Il suo consumo continuo produce una certa assuefazione ad alcuni degli effetti (per esempio quelli piacevoli), mentre altri divengono più probabili, sia perché non soggetti ad assuefazione (e quindi aumentati per effetto dell'aumento delle dosi), sia per un effetto opposto all'assuefazione, cioè una sensibilizzazione (aggressività, paranoia, isolamento dall'ambiente).

La brusca sospensione della cocaina dopo un periodo di uso regolare è seguita da un'astinenza, che non è però evidente tipicamente, poiché di tipo “depressivo” (sonno, inattività, rallentamento delle funzioni mentali in generale).

Per meccanismi analoghi a quelli delle altre droghe d'abuso, la cocaina induce tossicodipendenza. Per una serie di fraintendimenti e di false idee su cosa sia una dipendenza, si sente spesso dire (anche su testi medici) che quella da cocaina sia una dipendenza “Psicologica” o “di testa”, mentre altre, come quelle da eroina o alcol, siano insieme “fisiche” e “Psichiche”. Tale differenza non sussiste, poiché la dipendenza è un'espressione psichica di un'alterazione persistente della micro-struttura cerebrale di alcune aree, e ciò è vero per qualunque dipendenza, incluse quelle “non-chimiche”.

Andamento del consumo e delle malattie da uso di cocaina

Il consumo “ricreativo” di cocaina avviene per lo più per via intranasale o inalatoria (fumo), ma anche per via endovenosa. Le vie di somministrazione per fumo e endovenosa producono effetti più rapidi, e più rapidamente inducono nel soggetto un comportamento di consumo crescente. La rapidità è già massima con il fumo, mentre la dose è ovviamente massima con l'iniezione diretta in vena. Il soggetto, più che alla dose in sé, tende a cercare una salita dei livelli di cocaina, frazionando la dose in maniera da produrre più “salite” (flash).

Il consumo di cocaina è tipicamente variabile in quantità, anche perché l'astinenza corrisponde ad una interruzione dell'uso, e il consumo invece si verifica a ondate di ore o giorni consecutivi, a esaurimento.

La cocaina è lo stimolante più popolare in diverse zone del mondo, ma non è l'unico. In alcune zone ad esempio il mercato è dominato dalle amfetamine, o meglio da quelle consumate per via inalatoria o iniettiva (Est-Europa, Giappone), presenti anche da noi ma poco diffuse (lo shaboo per esempio). Negli anni il mercato ha proposto, oltre alla formula da sniffare, quella da fumare, nota come crack o cocaina-base, da anni presente anche sul mercato italiano. Esistono poi miscele di eroina-cocaina (speed).

I consumatori di cocaina possono combinarla con altre sostanze, tra cui le più frequenti sono l'alcol e la cannabis, oltre a benzodiazepine. Il senso di questo abbinamento varia: alcuni seguono una sequenza alcol-cocaina, con livelli di euforia e disinibizione, al culmine dei quali “entra” la cocaina, anche per controbilanciare gli effetti collaterali dell'alcol ma proseguire con l'euforia. Altri ricorrono a prodotti calmanti per attenuare l'eccesso di ansia o paranoia della cocaina stessa, sia in chiusura che come passaggio per poter proseguire con l'uso.

Il consumo di cocaina “sopra” l'alcol causa la formazione, nel corpo, di una sostanza di fusione, il coca-etilene, che agisce come uno stimolante a durata d'azione maggiore. La combinazione delle due sostanze quindi può prolungare gli effetti della cocaina, cambiandone sia la tossicità che le conseguenze comportamentali.

I consumatori di cocaina sono in crescita, così come sono in crescita i casi curati dai medici. E' però un errore pensare che vi sia stato uno spostamento dall'eroina alla cocaina, poiché quest'ultima non ha mai soppiantato l'eroina, né ha mai rappresentato la maggioranza dei casi di tossicodipendenza.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.medicitalia.it/salute/psichiatria/197-cocaina.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)