Cocaina: il consumo "situazionale"
Cocaina, il sottile confine tra uso occasionale e dipendenza
Si tratta di un consumo di tipo “situazionale” (ovvero legato ad eventi specifici quali feste private, serate in discoteca o in locali notturni) da parte di assuntori sempre più giovani, appartenenti alle più diverse fasce sociali, che non si considerano in alcun modo tossicodipendenti; ma anche tra coloro che fanno un uso regolare di sostanze stupefacenti, è in aumento la percentuale dei consumatori di cocaina come droga primaria che ogni giorno si rivolgono ai SERT (servizi per le tossicodipendenze) del nostro territorio. La facile reperibilità della sostanza e i costi ormai accessibili a chiunque hanno facilitato la sua recente diffusione, insieme alla scarsa consapevolezza da parte dei giovani che ne fanno uso dei principali effetti a livello sia fisico che psichico.
Quali sono gli effetti dell’assunzione occasionale di cocaina?
L’iniziale senso di euforia, di accentuazione della reattività fisica e mentale, la riduzione del senso di fatica, del sonno e della fame che vengono ricercati dai consumatori, cedono il passo, nell’arco di una mezz’ora, a conseguenze fisiologiche importanti: tachicardia, respiro affannato, aumento della circolazione del sangue, iper-produzione di adrenalina, dilatazione delle pupille, tremori e sudorazione.
Dopo un’ora dall’assunzione ci si sente vuoti, depressi, in balia dell’ansia, del panico e dell’agitazione motoria, si possono manifestare stati paranoici fino ad arrivare a veri e propri deliri allucinatori, ma, soprattutto, si cade in preda all’astinenza e al bisogno di consumare una nuova dose per placare i sintomi negativi che si stanno accusando; si viene così a creare un meccanismo circolare tra assunzione e astinenza che, senza che il consumatore se ne accorga, lo porta in poco tempo alla dipendenza dalla sostanza tossica.
Una volta entrato nel tunnel della tossicodipendenza il percorso da intraprendere per uscirne fuori è notoriamente lungo, e talvolta termina nel vicolo cieco della morte. In ogni caso i danni provocati al cervello hanno effetto permanente, ma le conseguenze spesso più gravi sono il progressivo ritiro dalle relazioni interpersonali fino all’isolamento sociale, insieme al drastico cambiamento nella personalità di chi ne abusa e nello stile di vita: la ricerca e il consumo in dosi sempre più elevate di droga diventano l’unico scopo delle giornate che trascorrono senza più alcuna progettualità verso il futuro.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
https://www.lrpsicologia.it/cocaina/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)