I comportamenti di dipendenza che ci fanno male
I comportamenti di dipendenza che ci fanno male
Genitori manipolativi: la dipendenza affettiva
Nell’immaginario comune i genitori rappresentano un concetto ideale pieno di significati nutrienti, costituiscono la fonte di protezione, rassicurazione, accoglienza, dolcezza, amore incondizionato, agiscono sempre per il bene dei figli e i loro comportamenti sono finalizzati a rendere felice la prole.
La realtà a volte però può nascondere scenari diversi. Generalmente la dipendenza dai genitori parte dall’infanzia, nel periodo in cui il fanciullo è dipendente per i suoi bisogni primari dai genitori, i quali poi pian piano, consapevolmente o inconsapevolmente, cercano di condizionarlo imponendogli le regole non scritte della società in cui vivono. La coppia genitoriale è composta da due individui distinti, che vivono, agiscono e pensano a seconda del grado di consapevolezza e maturazione affettiva-emotiva che hanno raggiunto. Da una parte possiamo individuare genitori sani ed equilibrati che allevano i loro figli amandoli e riconoscendoli come esseri viventi a sé stanti, consapevoli dei loro punti di forza e dei loro limiti, desiderosi di migliorarsi e di ascoltare i propri figli. Dall’altra sono presenti genitori affetti da dipendenze, da nodi esistenziali irrisolti e da patologie psichiatriche (situazione molto diffusa più di quanto si possa immaginare) che manifestano ogni giorno nella relazione con i figli il loro disagio sotto forma di manipolazione affettiva. Coloro che pur essendo genitori, vivono nella relazione con i figli le loro ferite infantili, non riconoscendone i bisogni ma sostituendoli con i propri, creano un clima emotivamente tossico nella famiglia e altamente compromissivo per lo sviluppo sano dei figli. Un genitore può mettere in atto diverse forme di manipolazione ma le più comuni sono:
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Il senso di colpa con il quale si mantiene il controllo sui figli facendoli sentire in colpa per qualunque motivo con il fine ultimo di far si che loro non sentano mai i loro bisogni ma siano sempre sintonizzati su quelli dei genitori;
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I Ricatti affettivi che si concretizzano con la tipica frase : ”se non fai questo mamma (o papà) non ti vorrà più bene”. In questo tipo di manipolazione il genitore si dipinge come un martire e il figlio deve salvarlo in ogni modo per non farlo stare male, compiacendolo completamente e negando i propri bisogni e desideri.
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Il vittimismo attraverso il quale i genitori manipolatori si auto vittimizzano per raggiungere i loro scopi. ( Es. quando un genitore trascura la propria salute per lamentarsi ed attirare l’attenzione del figlio, chiedere sempre aiuto per cose che potrebbero fare da soli). Il vittimismo permette di controllare i figli senza chiedere loro nulla in modo adulto, diretto, non assumendosi la responsabilità delle loro richieste.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilsipontino.net/genitori-manipolativi-la-dipendenza-
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)