Disturbi del comportamento alimentare: patologie emergenti
cufrad news alcologia DCA compulsione dipendenza
Disturbi del comportamento alimentare
Attualmente i Disturbi del comportamento alimentare (DCA) costituiscono una delle patologie emergenti di maggiore interesse; si stanno
diffondendo con notevole rapidità e riguardano fasce sempre più ampie di popolazione. Si è abbassata l'età di esordio della patologia, con un aggravamento della prognosi e la necessità di un trattamento differenziato e complesso, specifico per i disturbi dell'età evolutiva e dell'
adolescenza, con un impatto economico sempre maggiore sui servizi sanitari nazionali.
Alle forme piuttosto rare della prima infanzia, come la Pica, il Disturbo di ruminazione ed il Disturbo della nutrizione e della condotta
alimentare della prima infanzia, si affiancano oggi, in numero sempre maggiore, casi di bambini e preadolescenti con alterazioni del
comportamento alimentare e relativi quadri clinici molto simili a quelli che fino a poco tempo fa si osservavano solo nell'adolescente e
nell'adulto, come l'Anoressia e la Bulimia. Il corpo è da sempre al centro della maggior parte dei conflitti, sia nei bambini che negli
adolescenti, generalmente, crisi e conflitti trovano nei comportamenti alimentari una manifestazione sintomatica di espressione.
Gli studi epidemiologici internazionali mettono in evidenza una incidenza di nuovi casi dei DCA nella fascia femminile tra i 12 e i 25 anni e
stimano nei paesi occidentali, compresa l'Italia, la prevalenza dell'Anoressia nervosa intorno allo 0,2 - 0,8%, quello della Bulimia nervosa
intorno al 3% e quella dei Disturbi Del Comportamento Alimentare Non Altrimenti Specificati (DCA - NAS) tra il 3,7 e il 6,4% e che l'età di
esordio cade tra i 10 e i 30 anni, con una età media di insorgenza intorno ai 17 anni.
La patologia appare dunque in continuo aumento per quanto riguarda la Bulimia e il Disturbo da Alimentazione Incontrollata o BED (Binge
Eating Disorders).
Si è modificato anche il rapporto maschi femmine che è stimato pari a 1:9, ma il numero di maschi è in crescita e in particolare è in aumento
la patologia maschile in età adolescenziale o pre-adolescenziale. Esiste anche in questi giovani pazienti un continuo tra bulimia e anoressia
e la frequente transizione tra un disturbo e l'altro. Alcuni autori hanno riscontrato, tra i bambini affetti da disturbi del comportamento
alimentare, una aumentata incidenza di altri disturbi psichiatrici come la depressione e il disturbo ossessivo compulsivo. Comportamenti
autodistruttivi, spesso molto intensi e lesivi possono essere presenti anche in questa fascia di età. L'abbassamento dell'età di esordio
della patologia e la presenza di disturbi atipici impongono la necessità di una attenta analisi dei fattori predittivi e delle
caratteristiche psicopatologiche e di valutare la disponibilità di strutture idonee specificamente dedicate al trattamento dei DCA in età
evolutiva.
Nell'ambito di indagine sui DCA rientra il progetto nazionale Le buone pratiche di cura e la prevenzione sociale dei disturbi del
comportamento alimentare finanziato dal Ministero della salute all'interno del programma Guadagnare Salute, che ha effettuato uno studio per analizzare l'offerta di servizi pubblici presenti sul territorio nazionale e ha costruito una mappa dei servizi offerti per singola regione
e singola provincia.
Successivamente il Ministero della salute - CCM ha finanziato, affidandone il coordinamento alla regione Lombardia, il progetto "Studio
multicentrico su fattori predittivi e caratteristiche psicopatologiche dei disturbi del comportamento alimentare in eta' adolescenziale e
preadolescenziale" che propone di migliorare la conoscenza e la risposta da parte del Servizio sanitario nazionale al bisogno di cura dei
pazienti in età evolutiva affetti da DCA. Lo studio si propone di individuare una rete nazionale di servizi per i DCA in età evolutiva per
favorire l'adozione di strumenti diagnostici e di rilevazione statistica comuni; realizzerà inoltre un aggiornamento della mappa dei servizi.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)