Disturbi del comportamento alimentare: analisi dei campanelli d'allarme
Ossessione per cibo, attività fisica e dieta potrebbero essere campanelli d’allarme di queste malattie che portano isolamento sociale, depressione e insonnia
Ne soffrono 3 milioni di italiani e per il 95% sono donne. Un caso su dieci riguarda la pre-adolescenza e quando si prende coscienza subentra la paura di dichiarare il problema e di affrontare la patologia. L’ossessione per il peso corporeo potrebbe peggiorare la qualità della vita e isolarci socialmente. Eppure, i risultati degli ultimi studi ci dicono che guarire non sarebbe impossibile.
Le terapie indicate dai professionisti che studiano questo tipo di disturbi e l’aiuto degli specialisti sarebbero fondamentali per intraprendere il percorso giusto. Lo stile di vita e la corretta alimentazione aiutano a mantenersi in salute, ma non dovremmo mai adottare misure estreme per raggiungere i nostri obiettivi. Il fattore nervoso potrebbe essere una delle cause scatenanti.
Età delicata
I disturbi del comportamento alimentare hanno avuto una grande diffusione negli ultimi vent’anni. Quando ossessione per cibo, attività fisica e dieta si presentano come una necessità potrebbero nascondere un problema grave. Il rischio di perdere l’equilibrio psico-fisico, fondamentale per affrontare le fasi della vita, sarebbe reale.
Spesso questi disturbi si presentano quando si passa dall’infanzia alla vita adulta e i cambiamenti del corpo e le dinamiche ormonali prendono il sopravvento. La fase della pubertà è molto delicata e basta poco perché si crei confusione su quelli che sono i bisogni primari. L’anoressia nervosa ci porta a rinunciare al cibo per la paura di ingrassare. In generale, potrebbe essere anche l’ambiente in cui si cresce a influire su determinate insicurezze che porterebbero a sviluppare queste patologie. Infatti, non a caso, l’anoressia è la terza malattia cronica più diffusa tra i giovani.
Anoressia e bulimia nervosa sono i disturbi del comportamento alimentare su cui si concentrano solitamente gli studiosi. Il problema maggiore riguarderebbe le diagnosi. Come spesso accade, una diagnosi precoce facilità il percorso di guarigione.
(...omissis...)
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)