Addiction Biology: l'eroina modifica la corteccia orbitofrontale
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Tossicodipendenza: l'eroina modifica la corteccia orbitofrontale
Diversi studi che utilizzano tecniche di neuroimmagine hanno ipotizzato che la ricerca compulsiva di droga nelle persone che usano eroina sia associata a cambiamenti in alcune aree della corteccia orbitofrontale (OFC), indotti dalla sostanza stessa. La OFC riceve proiezioni neuronali direttamente dall’area tegmentale ventrale e dal nucleo accumbens, zone del cervello su cui agiscono gli effetti rinforzanti di diverse droghe. Non è ancora del tutto chiaro come l’eroina sia in grado di modulare l’attività corticale delle regioni prefrontali.
Una ricerca svizzera dell’Università di Basilea ha esaminato l’effetto acuto dell’eroina in 27 soggetti eroinomani mediante uno studio crossover, doppio-cieco e placebo controllato.
I partecipanti hanno eseguito una Risonanza Magnetica (RM) funzionale 20 minuti dopo la somministrazione controllata di eroina o di una soluzione salina (placebo) e contemporaneamente all’osservazione di stimoli (immagini) associati al consumo di droga. La concentrazione nel sangue di eroina e dei suoi metaboliti è stata misurata mediante tecnica di cromatografia liquida ad alta prestazione. L’analisi del segnale BOLD in RM ha mostrato una attivazione della OFC nei soggetti eroinomani sia dopo somministrazione di eroina che di acqua salina. L’attivazione della OFC è risultata tuttavia significativamente maggiore dopo la somministrazione di eroina.
I risultati della ricerca sottolineano quindi l’importante ruolo della OFC nel controllo degli impulsi e nella presa di decisione dopo il consumo di eroina e enfatizzano la necessità di una conoscenza neurobiologica degli effetti dell’eroina nel cervello per l’istituzione di trattamento di cura dalla dipendenza più efficaci.
http://www.droganews.it/news/2277/Tossicodipendenza%3A_l_eroina_modifica_la_corteccia_.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)