All'età di 14 anni ho iniziato a bere molto, e poi sono passata alla cocaina e all'eroina...
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All'età di 14 anni ho iniziato a bere molto, e poi sono passata alla cocaina e all'eroina; dopo un annetto ho iniziato a spacciare ... frequentavo solo tossicodipendenti e spacciatori come me. All'età di 21 anni arrivò il primo arresto ...
Sono un ragazza di 23 anni, ed è da novembre che per alcune ragioni ho deciso di farmi seguire dal CUFRAD.
Purtroppo all'età di 14 anni ho iniziato a bere molto, e poi da quel molto sono passata alla cocaina e all'eroina. Iniziò tutto solo per piacere o per essere fuori dalle regole...
Con quel poco lavoro che facevo mi mantenevo il vizio giornaliero ma non in modo soddisfacente e quindi ho iniziato a spacciare subito dopo pochi mesi.
All'inizio, essendo più piccola, mi sentivo un po' come un boss, ma solo dopo un annetto ho intrapreso il vero e proprio spaccio; da lì è iniziato il distacco da molti amici, magari con alcuni per vergogna, ma con la maggior parte per aver intrapreso strade completamente diverse.
Da quel momento ho iniziato il vero e proprio percorso di deviazione, frequentavo solo tossicodipendenti e spacciatori come me.
All'età di 21 anni arrivò il primo arresto e dopo una settimana di galera lo venne a sapere mia madre: lei era all'oscuro di tutta questa mia vita, un po' perché sin dall'età di 16 anni vivevo da sola e un po' per due lunghe convivenze avute. Lei era convinta che ero solo rimasta in mezzo a un malinteso, poi, incontrandola, le ho spiegato tutto attraverso un vetro ed è stato molto difficile...
Ho accettato il mio sbaglio; andando avanti con i mesi ero convinta di uscire dal carcere come nuova; purtroppo invece dopo sei mesi sono stata riarrestata perché sin dal primo giorno di libertà ho ri-iniziato la stessa vita di prima.
Per fortuna dopo pochi mesi sono riuscita ad uscire dal carcere; inizialmente mi avevano dato gli arresti domiciliari a casa di mia mamma, ma dato che l'avevo delusa per la seconda volta e vedevo che stava male solo a guardarmi, dopo due giorni richiesi la custodia cautelare.
Sentivo che tutto quello che mi aveva dato da piccola lo stavo rovinando con le mie mani...
Dato che con mia madre non comunichiamo tanto già da quando avevo 12 anni, e avendola delusa così spesso, ho deciso dopo tre settimane dall'uscita dal carcere di dargli qualcosa di buono entrando in comunità.
Arrivata qui inizialmente non l'ho presa bene perché non si è liberi di scegliere da soli il proprio percorso ma bisogna seguire un certo tipo di prove, a volte anche molto spiacevoli, per chi come me entra in cura solo per far felice qualcun altro.
Poi dopo aver raggiunto l'obiettivo stabilito (solo ed esclusivamente da me e mia madre) che era quello di togliermi il metadone, ho riflettuto e anche non standoci così del tutto dentro alle regole del luogo di cura ho voluto provare a fare un percorso più psicologico che prima non mi interessava.
Ora come ora è presto per dire di avere dei risultati anche se si inizia a vedere qualcosa, però la cosa più importante che ho capito è che ora lo sto facendo principalmente per me, per tornare a vivere serena senza più nessuna schiavitù fisica e specialmente mentale.
Mi sento di dire a chiunque di decidere bene che cosa vuole realmente dalla propria vita perché si può vivere in tanti modi ma con droghe, alcol e qualsiasi altra dipendenza non è più vivere ma è essere schiavi della propria vita.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)