Epatite C e dipendenza da eroina, trattamenti possibili
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Epatite C e dipendenza da eroina, trattamenti possibili
Fonte: AIDS 2014
Titolo originale e autori: Lalezari J et al (Cohen D presenting). Interferon-free 3 DAA plus ribavirin regimen in HCV genotype 1-infected patients on methadone or buprenorphine. -20th International AIDS Conference, abstract MOAB0103, Melbourne, 2014.
Alla ventesima conferenza internazionale sull’AIDS di Melbourne (Australia) è stato presentato un nuovo studio sui risultati positivi ottenuti attraverso un regime farmacologico in grado di curare l’epatite C in pazienti eroinomani. L’infezione è trasmessa attraverso la condivisione di siringhe, e una ridotta percentuale di pazienti viene curata sulla base di presunti problemi di tollerabilità, aderenza ed efficacia del trattamento.
Tuttavia, nuovi studi hanno dimostrato che combinando due o più agenti antivirali ad azione diretta (DAAS) specifici per le diverse fasi dell’infezione, è possibile ottenere un tasso di guarigione del 90% per l’epatite C con genotipo 1. La sperimentazione in fase 2, ha coinvolto 38 persone in terapia sostitutiva (metadone o buprenorfina), di cui il 68% con epatite C sottotipo 1a e il restante 1b. La maggior parte dei partecipanti non soffriva di fibrosi al fegato, ma il 5% era ad uno stadio avanzato.
Sono comunque stati esclusi i pazienti con cirrosi epatica, epatite B o HIV. Tutti i pazienti sono stati trattati con una terapia combinata con ribarivin per 12 settimane, e monitorati per verificare una risposta virologica sostenuta, ovvero la negatività dell'HCV-RNA a 24 settimane dalla conclusione del trattamento. La terapia si è rilevata efficace con un tasso pari al 97,4%, poiché solo su un paziente il trattamento non ha avuto esito positivo.
Non si sono verificati casi di ricaduta post trattamento e nessun paziente ha necessitato di un aggiustamento dei dosaggi della terapia sostitutiva. L’aderenza dei pazienti al trattamento è stata alta dimostrando, secondo i ricercatori, che regimi terapeutici senza interferone sono conciliabili con la terapia sostitutiva.
http://www.donet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3147
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)