Eroina: nuovi dati sull'incremento dei consumi
EROINA E FARMACI A BASE DI OPPIACEI
Riccardo Gatti, Direttore del Dipartimento delle Dipendenze della A.S.L. Città di Milano, rende disponibile nel suo sito una riflessione sul paventato “ritorno” dell’eroina. Che l’eroina sia effettivamente ritornata a essere una sostanza centrale negli stili di consumo di droghe è un tema da tempo piuttosto dibattuto, in Italia e non solo. Già da una decina di anni vari studiosi e varie indagini hanno attirato l’attenzione su un preoccupante aumento dei consumi di tale sostanza. Il dott. Gatti parte, nel suo ragionamento, dalla situazione americana, dove negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento di uso e abuso di eroina e di farmaci oppiacei.
Nel 2013, sulle 43.982 morti per overdose avvenute negli Stati Uniti, 22.767 (51.8%) erano correlabili a farmaci. Tra le 22.767 morti da overdose da farmaci nel 2013, 16.235 (71.3%) sono state provocate da farmaci analgesici oppioidi e 6.973 (30.6%) da benzodiazepine. Inoltre, la mortalità direttamente attribuita all’eroina negli USA è, tra 2010 e 2012, raddoppiata (da 1.779 decessi a 3.665). Queste drammatiche statistiche hanno destato una forte preoccupazione e allarme, anche fra le massime autorità sanitarie e politiche.
Sulla base di queste due tendenze intrecciate (forte aumento di overdose da eroina e da faramci oppiacei), Gatti dichiara la propria preoccupazione rispetto agli scenari dei consumi italiani, in quanto anche in Italia si registra da anni la tendenza all’aumento di prescrizione di farmaci oppiacei. “Da noi, in Italia la prescrizione di farmaci oppiacei continua ad aumentare ed è noto che le benzodiazepine sono tra i farmaci più abusati. Il problema non è, ovviamente, la prescrizione di farmaci appropriata per persone che ne hanno bisogno. Infatti sono stati i farmaci oppiacei prescritti e usati impropriamente a diventare il “cavallo di troia” per il ritorno dell’eroina nel Nord America.
Siamo un grande Paese: da noi i problemi non esistono, sino a quando non esplodono e, normalmente, lo fanno in modo peggiore che altrove. Un minimo di attenzione ? Un ragionamento previsionale e preventivo? Evidentemente sono articoli di lusso che non ci possiamo permettere. Forse in Italia convivono troppe mafie
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)